Nostalgia
Ogni cosa aveva un sapore diverso
quando sapevamo d’innocenza
e scrutavamo il cielo con occhi di bimbo
Linee di confine inesistenti tra gambe nude
in un cortile bollente d’estate
a rincorrere libere un pallone
Le parole avevano un senso diverso
bagnate dalle nostre risa spontanee
e dalle nostre mani che si sfioravano per caso
Forse era meglio quando non sapevamo
e il cuore ancora da riempire
ignaro del legame che lo avrebbe stretto
Così sono certi piccoli ricordi a scaldare
come il rito di un biscotto a fine pasto
e un desiderio lanciato in aria e mai tornato
L’ennesima stella fulgida più di altre
ed io non posso darle che un nome:
nostalgia.
18 luglio 2015
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Nostalgia © Paula Becattini
Vesta
Quando poggiasti le mani calde
su queste fondamenta ruvide
crollarono le fragili mura di un passato
ancora presente.
Liberasti il concatenarsi infinito
in mille stanze di eco infelici
in un gioire spensierato
quasi dimenticato.
E del mio tempio ritrovasti l’animo
per riedificarlo saldo
tra i colori vividi e l’ardore sacro
della nostra meraviglia.
Questo è amore…
20 maggio 2015
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Vesta © Paula Becattini
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Una curiosità
Vesta, nella mitologia romana, era la dea del focolare domestico, venerata in ogni casa.
Il culto di Vesta consisteva principalmente nel mantenere acceso il fuoco sacro: le sacerdotesse legate al suo ordine, quello delle famose vestali, avevano il compito di custodire il fuoco sacro alla dea, acceso all’interno del tempio a lei dedicato, facendo sì che non si spegnesse mai.
Meraviglioso soffio
E arriverà il momento
in cui mi spoglierò per te
privandomi delle inibizioni
e di tutte le maschere
indossate all’occorrenza.
E lo farò con quella cura di donna
che ogni giorno si prepara all’attesa
nella dolce frenesia di un tuo incontro
che sia di mani, sguardi o pelle.
Sarò poi fiume travolgente
di sensazioni riscoperte, fin quando
i propri cuori non cercheranno
silenzioso riparo nel petto dell’altro.
Sarà come conoscersi da sempre
e desiderare che niente ci separi
anche se la fatalità è stata crudele con noi
e dovremmo prima o poi far finta di niente.
Adesso non siamo altro che il bisogno
di una briciola di felicità
ma i tuoi baci sono stati e rimarranno
un meraviglioso soffio di vita passionale…
4 aprile 2015
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Meraviglioso soffio © Paula Becattini
Semplicemente.
•
Del suo sguardo non cambierei niente
nemmeno i segni del tempo che porta con sè
nemmeno quel velo che a volte s’intravede lieve
a chiusura di un pensiero felino dopo un sorriso
Che dalla bontà e dalla ricchezza delle sue mani
è il nascere di una bella sensazione impressa
palmo a palmo delicatamente dopo lunghi silenzi
e la veemenza del ritrovarsi senza come e perché
Semplicemente.
14 marzo 2015
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Semplicemente. © Paula Becattini
Immagina
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Giovane, senza età
nelle parole in fila come perle nere
adagiate sulla mia bianca schiena.
Una voce melodiosa
dalla morbidezza silenziosa
che ruba sogni alla bocca,
alle mani, alle linee di fuga.
Vorrei baciarlo questo cuore straziato:
che si squarci il petto! macchiando il foglio.
Devasterà i sensi come questi versi
a tornar dalla mente verso lo stomaco.
Eppure è qui l’immenso
che mi culla bimba
e donna allo stesso tempo.
Se non vedi gli occhi
prova a immaginarli:
trattengono fremiti lucenti.
E senza tempo tocco l’eterno.
Tocco l’eterno.
Immagina…
26 ottobre 2013
“La poesia è senza tempo
nel donarci un’altra dimensione
dove è piacevole ritrovarsi”
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Immagina © Paula Becattini
Sono bimba in riva al mare
•
No, non ci sei
dietro i miei occhi
sopra i respiri.
Un filo di voce
ti chiamava a me
e mani fresche
aperte al tuo calore
ora abbandonate.
Poi
un freddo improvviso
a graffiare l’anima
a lacerare i sogni
mondi sospesi
che sfuggono
oltre il mio volere.
Sono bimba in riva al mare
che osserva il suo aquilone
volare lontano e libero
mentre ancora ne trattiene il filo…
20 aprile 2013
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Sono bimba in riva al mare © Paula Becattini
Onda
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Onda che va e viene,
che ricerca quel “Ti amo”
scritto sulla sabbia rovente
da strappare e disciogliere
nel sale della sua essenza
come fosse pane
– sopravvivenza per il naufrago
in balia di se stesso -.
Onda che va e viene,
che ricerca quel “Ti amo”
scavato su uno scoglio
scomparso poi all’orizzonte
quando di spumose mani
ha assaporato il cruore caldo
e la passione.
Non vi è cielo
a specchiar delle acque
la bassa marea
e niente mitiga all’onda
la pena incessante
del suo andare e venire.
Vorrebbe ritrovarsi
e morire
tra le tue braccia,
Poseidon.
8 marzo 2013
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Onda © Paula Becattini
Incubo
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Occhi che non vedono
mani che non toccano.
Questo atroce dolore
comunque si ripercuote
si agita
per rinascere dentro un petto
che tanto amore contiene.
Mi lascio toccare
mi lascio bruciare all’interno
e lo chiamo, lo invoco
sempre più lievemente
io sempre più inconsistente
con mille nomi diversi
con mille bocche diverse
un bacio tra labbra carnose
dove la mia voce
si spezza in mille singulti
e senz’aria
respiro il suo penetrarmi
come gelidi dardi.
Lo sento, lo vivo
un abbraccio che non abbandona,
Io, la sua amante segreta.
Lui, il mio incubo
mi prende nuda e madida
su di un letto sospeso.
14 febbraio 2013
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Incubo © Paula Becattini
La beffa di un amore
La beffa di un amore
ha lo sguardo stupito
mentre mi volgo indietro
e più non vedo, più non trovo
la linea tracciata dal cuore.
Ha il gelo delle mie mani
raccolte in un grembo
vuoto di mille speranze
e di mille stelle dissolte
lontane, lontano da tutti.
Non sei la beffa più grande,
non tu che mi hai amata
e cercata, e desiderata
tra le pieghe indolenti
di una vita persa di colore.
La beffa di un amore
ha il mio nome impronunciato
e i tuoi occhi che cercano i miei
tra la folla e le parole
di mille libri senza dediche.
Ed io ti aspetterò
per esser beffata ancora una volta
che non riesco a farne a meno
che vorrei chiamarti per nome
e quel nome sa di dolcezza.
La beffa di un amore
ha la ragione di essere
fin quando non ti lascia
senza una traccia nel cuore
ma la sua matita è con me.
E così ritraccio una nuova strada…
Per te.
13 febbraio 2013
•
La beffa di un amore © Paula Becattini
•
Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita. Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona. Di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso. Qualche volta se ne vanno. Qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione. Ciò che dobbiamo capire è se il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato, il loro lavoro è finito. La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita.
P. Coelho•
E sei fuggito via
Eri bellissima stamani,
avvolta nel tuo scialle
come dama siciliana.
E bellissimi gli occhi tuoi
che mi osservavano calmi
come un mare d’estate,
come una rupe sull’infinito
senza comprendere quanto
poco sarebbe bastato
volarvi dentro.
Eri bellissima talmente
che avrei voluto dirtelo
con il calore, con le parole,
che avrei dovuto fermarti
con i baci, con gli abbracci
e mai più lasciarti,
senza il dubbio di sbagliare,
con il coraggio di amare
ancora una volta
l’amata della vita mia.
Eri bellissima stamani…
ma non è bastato
e sono fuggito via,
lontano dagli occhi tuoi,
dalle mani snelle tue,
che m’inseguono ovunque
anche in quelle dell’altra
che, seppur serenità cerco in lei,
bellissima,
bellissima solamente tu sei.
E sei fuggito via.
La colpa è anche un po’ mia,
ma la paura,
la paura stessa tua.
E se non lo sono stata,
per un attimo ci ho creduto
e bellissima,
bellissima mi sono sentita…
30 gennaio 2013
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E sei fuggito via © Paula Becattini
•
Basta volerlo
•
Cade in silenzio
mentre fuori piove
pioggia acida
e corrode, corrode
scava solchi profondi
lentamente
giorno dopo giorno.
Semini speranza
a larghe gettate
nutrendo terra e cielo
e improvvisamente
la grandine
a piegare i germogli
appena nati.
Non stare a guardare
le tue mani
di sporco fango imbrattate
del male che ti sei fatto
di tutto il bene
fortemente desiderato.
Per un nuovo raccolto
avrai tempo
e la forza è in quei solchi
che come cicatrici
faranno male
ma ti grideranno:
Sei vivo!
Basta volerlo.
23 gennaio 2013
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Basta volerlo © Paula Becattini
Di spezie e sale
•
C’era un qualcosa
che sapeva di casa
senza nome né sostanza
non vicina né lontana
la percezione di un profumo
di un colore e il calore
ispirato improvvisamente
anche quando sola
sapevo mi sarei ritrovata.
Non so cosa altro è andato perduto
in questo tratto
in questo momento della mia vita
se non la tua presenza.
Così ti cerco
anche tra le ante di una cucina
tra i ricordi di spezie
e tutto ciò mi hai tramandato
dosando gioie e dolori
con l’abilità di un amore
racchiuso tra le mani
e nel cuore.
Ma sa di sale.
E a volte le lacrime
si confondono con il vapore.
Alla mia mamma
6 agosto 2012
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Di spezie e sale © Paula Becattini