Onda
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Onda che va e viene,
che ricerca quel “Ti amo”
scritto sulla sabbia rovente
da strappare e disciogliere
nel sale della sua essenza
come fosse pane
– sopravvivenza per il naufrago
in balia di se stesso -.
Onda che va e viene,
che ricerca quel “Ti amo”
scavato su uno scoglio
scomparso poi all’orizzonte
quando di spumose mani
ha assaporato il cruore caldo
e la passione.
Non vi è cielo
a specchiar delle acque
la bassa marea
e niente mitiga all’onda
la pena incessante
del suo andare e venire.
Vorrebbe ritrovarsi
e morire
tra le tue braccia,
Poseidon.
8 marzo 2013
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Onda © Paula Becattini
bellisisma onda 🙂
9 marzo 2013 alle 1:57 PM
Un’onda forse “anomala”… 🙂
9 marzo 2013 alle 2:12 PM
ah, ogni onda che si rispetti, che si distingua dalle altre dev’essere così, anomala, unica nel suo incedere…
perchè il mare, l’onda è essa stessa danza e danzatrice…
9 marzo 2013 alle 2:17 PM
Ah….. meravilgia Paula, come sempre! Bacioni…
11 marzo 2013 alle 6:16 PM
Un abbraccio, mia cara.
12 marzo 2013 alle 2:52 PM
🙂
12 marzo 2013 alle 6:24 am