8 marzo
Ordinarmi di smettere di amare
e – sotto una doccia calda –
lasciare che l’acqua ripulisca i miei pensieri
tra i vapori di una domenica riflessiva
La violenza più benevole
che possa fare a me stessa
invece di schiaffeggiarmi ogni giorno
per essere così romanticamente ingenua
A inseguire un qualcosa che non c’è
si è sempre in tempo, almeno credo
ma lei, quella donna che appare allo specchio
non sono io
Perché lei è la donna più passionale
che abbia mai conosciuta
quella che sussurra le frasi più belle
quando s’innamora follemente
Mentre la mia sola follia è lasciarla lì
– rinchiusa con freddezza – a darmi pace
E a ricordare amaramente quel che fui…
8 marzo 2015
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8 marzo © Paula Becattini
Onda
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Onda che va e viene,
che ricerca quel “Ti amo”
scritto sulla sabbia rovente
da strappare e disciogliere
nel sale della sua essenza
come fosse pane
– sopravvivenza per il naufrago
in balia di se stesso -.
Onda che va e viene,
che ricerca quel “Ti amo”
scavato su uno scoglio
scomparso poi all’orizzonte
quando di spumose mani
ha assaporato il cruore caldo
e la passione.
Non vi è cielo
a specchiar delle acque
la bassa marea
e niente mitiga all’onda
la pena incessante
del suo andare e venire.
Vorrebbe ritrovarsi
e morire
tra le tue braccia,
Poseidon.
8 marzo 2013
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Onda © Paula Becattini