Meraviglia
Cosa sei mai, meraviglia?
Se tu non avessi nome, se tu non avessi dove
saprei comunque chiamarti e raggiungerti
al di là di sguardi indiscreti
nell’intimità di un attimo bramato
scoprendo nuovamente il tuo sorriso
per esplodermi improvvisamente dentro.
Infondi calore, rischiari l’anima
lasciando a mezz’aria il tempo e il respiro.
Poi volgi lo sguardo altrove:
ancora non albeggia su queste colline
che già sei passata e già attesa nuovamente
come un amore che vaga senza dimora.
Meraviglia…
24 maggio 2016
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Meraviglia © Paula Becattini
Vesta
Quando poggiasti le mani calde
su queste fondamenta ruvide
crollarono le fragili mura di un passato
ancora presente.
Liberasti il concatenarsi infinito
in mille stanze di eco infelici
in un gioire spensierato
quasi dimenticato.
E del mio tempio ritrovasti l’animo
per riedificarlo saldo
tra i colori vividi e l’ardore sacro
della nostra meraviglia.
Questo è amore…
20 maggio 2015
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Vesta © Paula Becattini
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Una curiosità
Vesta, nella mitologia romana, era la dea del focolare domestico, venerata in ogni casa.
Il culto di Vesta consisteva principalmente nel mantenere acceso il fuoco sacro: le sacerdotesse legate al suo ordine, quello delle famose vestali, avevano il compito di custodire il fuoco sacro alla dea, acceso all’interno del tempio a lei dedicato, facendo sì che non si spegnesse mai.
Frammento #2
Una eccitazione sottile e penetrante
esplosa senza alcun tempo di difesa
insinuatasi nel tempo a sua insaputa,
riscoprì essere per lei un benessere
che già conosceva e credeva perso
per sempre…
tra la meraviglia e l’inimmaginabile.
4 aprile 2015
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Frammento #2 © Paula Becattini
Se non dipende da me o te
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E se non dipende da me o te, amore, chi potrà mai scalfire questo nostro grande cuore?
Chi potrà mai sconvolgerne i sogni, i progetti e dare adito che non ce lo meritiamo?
Dobbiamo proteggerlo ad ogni costo: è un tesoro racchiuso in petto.
Il mio cuore freme, si riverbera nella bellezza e nel dolore; e batte forte ancor quando le tue parole sfiorano questa pelle virginea dei tuoi baci.
Si fa forte dalla paura quando annusa i tuoi dubbi, fatti di ancestrali sofferenze che vorrebbe obliare.
Vorrei che tu mi prendessi la mano e insieme sentirne il calore, insieme osservare come riposa bene nella tua.
Sarò io la tua casa e tu la mia, ovunque saremo, ovunque andremo per poi tornare, per poi aggrapparci l’uno all’altra con braccia di virgulti amorosi.
Dovremo osare, sfidare il mondo, questo mondo che non ci appartiene; piegarlo ai nostri piedi e renderlo docile e buono.
Io lo desidero, come fosse l’ultimo giro di giostra, come fosse l’ultima occasione concessa.
Ma tu non mi fai solo girar la testa: tu mi leggi nel profondo, denudandomi ancor prima di spogliarmi dei miei scudi, su di un letto piegato dal peso della meraviglia e dello stupore di quanta forza ha il tuo cuore.
E tu, amore mio?
Come ti senti ora, in questo momento?
10 febbraio 2013
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Se non dipende da me o te © Paula Becattini
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L’incanto
In alto propende
nonostante l’infinite volte
intrappolato:
cinque le dita
tra gli occhi e l’impeto altrui.
Non mi resta
che abbandonare i sensi
e lasciarmi cadere
nella meraviglia di chi
il suo pensiero
ha saputo renderlo
materia viva…
24 giugno 2011
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L’incanto © Paula Becattini
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La fata sfrattata
In punta di piedi
una volta arrivavo
silenziosamente
e di me ti sussurravo
frasi dolci tra i capelli
per poi sparire lieve
lasciando polvere di risa
echeggiare dal tramonto
all’alba nei nostri cuori.
Ma la magia, la magia
ha portento finché si crede
ed io ho perso la meraviglia
di farmi amare nell’incanto
e così in punta di piedi
mi lascio andare
anonima e con dolore
mortale tra i mortali.
11 febbraio 2011
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La fata sfrattata © Paula Becattini
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