La certezza di una fine
Anche se la certezza ha una fine
che si specchia nel fondo di una tazzina
vuota di caffè e carezze fin dalle prime ore
non avresti dovuto rovinare tutto
con la rabbia e l’amarezza prepotente
affinché non rimanesse più niente
neanche un sorriso per te.
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Ma tra le mura di una stanza
per le strade di una città
nel mondo interno, ovunque nasca:
calpestiamo amore – e felicità –
forse per sentirci forti
forse per non sertirsi soli.
Anche se poi soli lo si rimane davvero.
29 ottobre 2014
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La certezza di una fine © Paula Becattini
Ci sono
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In fondo è così…
alla fine di una giornata
dell’ultima pagina
di quella strada dietro la curva
siamo e restiamo soli a riflettere.
Se poi guardiamo al passato
non possiamo che sorriderne
o lasciar nascere un’altra lacrima
di cui solo tu saprai l’esistenza
niente più.
E scivola calda
e muore salata tra le labbra
mentre si apre un altro giorno
un’altra pagina
un’altra strada da percorrere.
Non so dove porti…
In cuor spero tanto là dove
qualcuno mi prenda per mano
e non mi dica “Ti amo”
semplicemente “Ci sono”.
31 maggio 2014
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Ci sono @ Paula Becattini
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Gioia vissuta
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E quando la strada ti pare vuota
solitaria lungo la sua linea
all’infinito tra l’orizzonte
e il cielo grigio
non ti pare vera
una voce, una carezza
o la speranza
che tutto all’improvviso sia diverso.
Diverso…
Forse sarai “diverso”
ed io sempre uguale.
Ecco la mia vera paura:
non essere speciale.
Ma che importa.
La strada pare vuota
e comunque risuona di risate e grida
di una gioia veramente vissuta.
25 novembre 2013
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Gioia vissuta © Paula Becattini
Dietro una curva
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Correva, correva la strada davanti a noi
e sembrava non finire mai
nel suo nastro grigio sotto il sole
con la pioggia o la neve
correva velocemente
alle luci ritmiche delle gallerie
nelle notti piene di stelle
i bagliori dei lampioni
non si facevano prendere.
Ma tutto ha una fine
ed io che tocco a piedi nudi l’asfalto
adesso piango l’aria che manca
il vento che mi scuoteva la giacca.
Non ho più una meta da perseguire
dovrò inventarmi altri viaggi
senza di noi
che riempiamo una scatola di ricordi.
Tutto ha una fine e un inizio
anche la vita dietro una curva:
nei miei sogni ancora sussurri
che mi ami immensamente
portandomi lontano da tutto il male
che ci siamo fatti reciprocamente…
26 giugno 2013
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Dietro una curva © Paula Becattini
Un due tre stella
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Tu non dici niente
che non senti e non vedi.
Al di là di questo giardino
una strada d’asfalto.
Dopo la curva una valle.
E poi ancora oltre,
in lontananza,
lo sguardo si perde
mentre si stringe il petto
al freddo di una estate
che sembra non arrivare.
Che ci faccio io qui?
Perché non sono fuggita?
Perché… perché tutto
sembra così ostile?
Tu non ci sei
eppure tormenti l’animo.
Non ci sei
eppure tocchi la mia pelle.
E brucia l’idea.
Dopo la curva l’incognita
che fa tanta paura.
Che ci blocca come statuine.
Un due tre stella,
non si gioca più.
Un due tre stella,
non si vive più…
23 maggio 2013
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Un due tre stella © Paula Becattini
Rivivere
Umide labbra
e profumo di erba appena tagliata:
bacio un timido sole
mentre corre la strada.
A fianco colline tradite
dall’assenza di passi gioiosi
ricordano seni giovani e fianchi vigorosi.
Ma il passato reciso muore
e sgorga un nuovo desiderio
mentre la primavera incombe.
Così lancio uno sguardo al cielo:
non c’è pace, non c’è sereno.
Solo un’eco di silenzi rumorosi
senza dare un senso
a questo sentore che m’inebria.
Forse è solo solitudine.
Forse è solo voglia di rivivere.
28 aprile 2013
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Rivivere © Paula Becattini
Rosso passione
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Oggi pomeriggio – un giorno di pseudo primavera, con un cielo azzurro ma non limpido e un sole caldo ma non bruciante – mentre mi immetto sulla Strada Provinciale 6 Lucchese-Romana, di ritorno da Altopascio verso casa, mi supera lentamente a destra una Yamaha Sport.
Nell’incrociarmi il centuaro alla guida getta un’occhiata verso di me.
“Che ho fatto?” penso. Niente: ero ferma allo stop.
Me lo ritrovo davanti, perché lui rallenta, anche se c’è tempo e strada prima di arrivare al semaforo. E noto: scala le marce progressivamente, con calcolo.
Cosicché lo supero e al rosso mi affianca.
Non mi guarda. Sono io che nell’attesa studio la moto e mi dico: appollaiata là dietro ci saprei stare.
Improvvisamente incrocio due occhi.
Non ricordo il colore, solo le rughe accentuate dal casco integrale che serra le tempie.
Avrà più di me, mi dico…
Fatto sta, passo ad osservare anche i guanti, il giubbotto: tutto in rosso come la moto.
Si accende il verde e riparto. Lui tranquillo.
In via San Jacopo mi supera, ma non scatta.
E vai! Che aspetti?!?
In quel momento avrei voluto pigiare io il suo accelleratore; allora premo il mio e tiro un poco la Opel Corsa gpl, che tutto ha tranne l’essere sportiva.
Vado.
Che bella giornata… da invogliare a togliermi di dosso il cappotto, uscire dalla macchina, prendere un casco e salire sopra quella benedetta moto nonostante la gonna stretta. Dare una pacca al fianco di quel principe rosso e gridargli “Mangiati la strada!”, non prima di essermi spalmata sulla sua schiena con le mani appoggiate al serbatoio.
Invece no.
Osservo la moto dallo specchietto retrovisore: sembra che mi segua.
Arrivo in prossimità del casello autostradale e faccio una finta: solo poco prima di girare metto la freccia a sinistra e il motociclista prosegue dritto.
Stupore! Con il braccio fa “Cavolo”, rallenta ulteriormente e si gira per guardarmi.
Allora io, quasi ferma nella corsia d’immissione, spontaneamente lo saluto con la mano agitandola e lui contraccambia.
Eh, non potevo fargli il saluto con il piede…
Mi piace tuttora pensare che ha intravisto in me una probabile “zavorra”.
Quanto mi manca andare in motocicletta e il senso di libertà che dona!
16 marzo 2013
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Rosso passione © Paula Becattini
La beffa di un amore
La beffa di un amore
ha lo sguardo stupito
mentre mi volgo indietro
e più non vedo, più non trovo
la linea tracciata dal cuore.
Ha il gelo delle mie mani
raccolte in un grembo
vuoto di mille speranze
e di mille stelle dissolte
lontane, lontano da tutti.
Non sei la beffa più grande,
non tu che mi hai amata
e cercata, e desiderata
tra le pieghe indolenti
di una vita persa di colore.
La beffa di un amore
ha il mio nome impronunciato
e i tuoi occhi che cercano i miei
tra la folla e le parole
di mille libri senza dediche.
Ed io ti aspetterò
per esser beffata ancora una volta
che non riesco a farne a meno
che vorrei chiamarti per nome
e quel nome sa di dolcezza.
La beffa di un amore
ha la ragione di essere
fin quando non ti lascia
senza una traccia nel cuore
ma la sua matita è con me.
E così ritraccio una nuova strada…
Per te.
13 febbraio 2013
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La beffa di un amore © Paula Becattini
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Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita. Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona. Di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso. Qualche volta se ne vanno. Qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione. Ciò che dobbiamo capire è se il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato, il loro lavoro è finito. La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita.
P. Coelho•
Silenzio
Silenzio,
lungo la strada
d’asfalto bruciante come rabbia
e passione consumata
nel silenzio di una pausa
nel silenzio di un pianto
nello sguardo rubato
al tuo amato…
Rimango in silenzio
anche se con dolore
nel susseguirsi del mio tempo.
Sarà ben altro a restituirti alla vita
a ridarti il sorriso
e – foss’anche per un attimo –
nell’onda ricorderai il silenzio
che regalai per darti pace
e mai nessun’altra
lo potrà via portare.
Ora è giunto il momento
del tuo silenzio, Amor mio…
26 gennaio 2013
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Silenzio © Paula Becattini
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Cinque i cipressi
Cinque i cipressi.
In fila stanno
scendendo dalla collina
lungo strada polverosa.
E il sole li bacia
distendendo le ombre
su letto di grano.
Dolce come un bacio
in palmo di mano
– e silenziosa intorno
l’aria ferma e calda –,
l’amore bramato
sa di tramonto infuocato,
mentre i cipressi
richiamano il pensiero
a un tempo vissuto.
T’amo, t’amo
in ogni cosa che vedo.
D’arancio si bagna così
il mio animo solitario.
E attendo il ritorno
e un nuovo tramonto.
3 luglio 2012
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Cinque i cipressi © Paula Becattini
Pensieri sparsi di un procacciatore: Dietro la curva
C’è un piacere immenso nel guidare la propria macchina, lasciandosi trasportare dalla strada e dai pensieri, in una bella giornata di sole dopo un freddo inverno…
La campagna toscana, sempre rigogliosa e gentile con le sue colline e i cipressi alti che segnano i viali… un piacere ritrovato, che ti fa assaporare l’arrivo della primavera e i futuri viaggi in moto, immaginandone i colori, i profumi della natura appena risvegliata, le pieghe di inaspettati tornanti.
E i pensieri vagano, vagano, dando forma a un verso che animerà la prossima poesia, e beata sorridi alla vita.
Oh, stai attenta però!
Non portarti via la vecchina in curva, eh!!!
23 febbraio 2012
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Pensieri sparsi di un procacciatore: Dietro la curva © Paula Becattini