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Tralcio d’amore

Vite

Alba che si elèva
sulle dolci colline aretine,
una lieve brezza s’insinua
tra i filari e le brine.
Nessuno sguardo
coglie le prime gemme
mentre un caldo sospiro
si risveglia flemme.
In bocca ancora ha
il sentore di sottobosco
e la freschezza di un bacio lontano
rubato al chiosco.

Ricordo…

Il rosso rubino del vino
si confondeva con di lei la chioma
ogni volta che alzavo il calice
per rubarle un sorriso e l’aroma.
Tra le sue morbide labbra
arroganti raggi di luce:
parea già piena estate ove
anche uno sguardo seduce.
Ora ne percepisco il velluto
e la linea del fianco morbido
sotto le lenzuola da non osar
sfiorarla col palmo ruvido.

Tu sei il mio tralcio…

Al tramonto che si adagia
sulle dolci colline aretine
una lieve brezza s’insinua
tra i filari e le mie spine;
il ricordo della tua eleganza
e della fu bellezza etrusca
i doni di questa terra
per un momento offusca.
Ma senza te e lei sarei nessuno
che ancor oggi mi sorridi
quando ti offro un bicchiere
del nostro nettar divino.

2 maggio 2014

Tralcio d’amore © Paula Becattini


Rivivere

Umide labbra
e profumo di erba appena tagliata:
bacio un timido sole
mentre corre la strada.
A fianco colline tradite
dall’assenza di passi gioiosi
ricordano seni giovani e fianchi vigorosi.
Ma il passato reciso muore
e sgorga un nuovo desiderio
mentre la primavera incombe.
Così lancio uno sguardo al cielo:
non c’è pace, non c’è sereno.
Solo un’eco di silenzi rumorosi
senza dare un senso
a questo sentore che m’inebria.

Forse è solo solitudine.
Forse è solo voglia di rivivere.

28 aprile 2013

Rivivere © Paula Becattini


Ritmicamente

E se le mie parole non verranno lette
faranno comunque il giro nell’aere
andando e venendo ritmicamente
a te un giorno inaspettate tornando.
Sarà piacevole sorpresa d’inverno
o sotto il sole cocente di un deserto,
a ricordare che bastano poche gocce
per scuotere profumi sepolti,
terre bagnate dall’erbaceo sentore
e speziature maturate nel legno.
Andando e venendo ritmicamente
non potrai ignorarne il senso.
E quando accadrà sarò presente
ma troppo lontana per toccarmi
se non con un tenero sorriso
che accenderà di luce il tuo viso
misto a un lieve retrogusto amaro,
andando e venendo ritmicamente.

Scritta in circostanza di strani eventi
sul giro di basso di (Don’t) give hat a chance

15 aprile 2011

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Ritmicamente © Paula Becattini

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