Sogno d’amore
•
Ci sarà un susseguirsi di giorni vuoti
dove cadranno foglie e si spoglieranno
i rami lungo il viale del mio cuore
Sarà come camminare a piedi nudi
e ascoltare il distacco dei sentimenti
scricchiolare sotto i passi lenti
Senza pioggia, senza vento
solo il silenzio all’interno di un quadro
dai colori ambrati e i chiaro scuri autunnali
Poi forse arriveranno i giorni pieni
di quella gioia inaspettata, riscaldata
dai raggi nuovi di un accecante sole estivo
E forse avranno il tuo viso,
gli occhi chiusi, le mani protese e i mille desideri
come pulviscolo che lieve sale, sale
Ed io sarò lì, a passeggiare per caso, mentre
tu chiamerai il mio nome – come hai sempre fatto –
ma una vibrazione affettuosa lo farà speciale.
5 aprile 2015
•
Sogno d’amore © Paula Becattini
Dietro una curva
•
Correva, correva la strada davanti a noi
e sembrava non finire mai
nel suo nastro grigio sotto il sole
con la pioggia o la neve
correva velocemente
alle luci ritmiche delle gallerie
nelle notti piene di stelle
i bagliori dei lampioni
non si facevano prendere.
Ma tutto ha una fine
ed io che tocco a piedi nudi l’asfalto
adesso piango l’aria che manca
il vento che mi scuoteva la giacca.
Non ho più una meta da perseguire
dovrò inventarmi altri viaggi
senza di noi
che riempiamo una scatola di ricordi.
Tutto ha una fine e un inizio
anche la vita dietro una curva:
nei miei sogni ancora sussurri
che mi ami immensamente
portandomi lontano da tutto il male
che ci siamo fatti reciprocamente…
26 giugno 2013
•
Dietro una curva © Paula Becattini
Basta volerlo
•
Cade in silenzio
mentre fuori piove
pioggia acida
e corrode, corrode
scava solchi profondi
lentamente
giorno dopo giorno.
Semini speranza
a larghe gettate
nutrendo terra e cielo
e improvvisamente
la grandine
a piegare i germogli
appena nati.
Non stare a guardare
le tue mani
di sporco fango imbrattate
del male che ti sei fatto
di tutto il bene
fortemente desiderato.
Per un nuovo raccolto
avrai tempo
e la forza è in quei solchi
che come cicatrici
faranno male
ma ti grideranno:
Sei vivo!
Basta volerlo.
23 gennaio 2013
•
Basta volerlo © Paula Becattini
Notturno
•
Muta la luna nel cielo
nel susseguirsi delle notti;
con lei nuvole d’argento
corrono veloci, chissà dove…
In ogni scandire del tempo
come le prime gocce della pioggia
che con rumore sordo
si sfrangiono nella terra;
come il respiro lieve di chi dorme
e sogna, sogna dolcemente l’amata;
in ogni suo trascorrere – a tratti –
mi fermo e ascolto
e solo così comprendo l’attimo
ancor quando si è fatto tardi
per catturarlo.
Fugge,
fugge lontano da me.
Tenevi la mia mano tra le tue calde
e il tepore non si è dissolto
in questo notturno che t’implora
di tornare e rimanere per sempre.
Ma sei l’attimo.
Il più bello che abbia vissuto
e congelato in eterno dentro me.
15 gennaio 2013
•
Notturno © Paula Becattini
Profluvio
•
Profluvia amori e umori
questo tempo grigio
carico di umidità inespressa
e fantasie insospettabili.
Fin quando carico esplode
il cielo improvvisamente
e il ritmo della pioggia
incita il corpo a ripararsi.
Ma ormai è troppo tardi.
Non ami l’acqua
se non quella del mare
e del torrente impetuoso
di un orgasmo trasportato.
Ho pensato alle tue mani
come roccia solida
cui aggrapparmi in caduta.
Ancora fuori piove.
20 aprile 2012
•
Profluvio © Paula Becattini
Diana sconfitta
•
Se silenziosa avanzo
con sguardo vacuo
è per non lasciare traccia
nonostante il tuo dardo
abbia colpito il fianco.
Ma il sentiero si perde
tra lacrime e frammenti d’acero
ché tutte le avevo spezzate
le frecce del cuore
mentre urlando contro
la furia d’Amore
bloccava il mio respiro.
E fa male solo il pensiero
così tanto da svenire
sotto un’improvvisa pioggia
spazzando via la selva
in una solitudine avversa.
Umana mi ritrovo nella doccia
a pensare alla faretra ormai vuota.
Sconfitta.
15 aprile 2012
•
Diana sconfitta © Paula Becattini
•
Nessuno
Sono e sarò nessuno
abbassando gli occhi
raccogliendo le mani
scivolando nel silenzio
Trent’anni in petto
feticcio sempreverde
e tu il mio presente
che avanza eternamente
Ho dimenticato come si fa
a ridisegnare la giovinezza
senza un ritratto di me
con i capelli al vento
E così sono e sarò nessuno
tra incroci d’occhi
passi sul marciapiede
e tante vite scivolate a fianco
Inconsistenza d’orme
le mie sulla terra
spazzate da una pioggia
profumata di primavera.
19 settembre 2011
•
Nessuno © Paula Becattini
O forse no…
C’è una panchina nel mio giardino
proprio tra gli ulivi
ed è in ghisa con la spalliera decorata
e la calda seduta.
C’è un panchina nel mio giardino
e non so come vi è arrivata
ma la cosa strana è che vi siede
una vecchina magra magra
che guarda lo spicchio di cielo
tra le fronde degli ulivi.
Sotto il sole e la pioggia,
di giorno e di notte,
c’è una panchina nel mio giardino.
O forse no, ma io la vedo.
Forse la vecchina aspetta qualcuno
ed io mi chiedo:
perché nel mio giardino?
C’è una panchina nel mio giardino.
O forse no, sono solo due sedie.
In una c’è sempre la vecchina.
L’altra è disperatamente vuota…
19 aprile 2011
*
O forse no… © Paula Becattini
*
(h)Onda
Ed era polvere invisibile
quella sollevata
nelle giornate di sole
e miriadi di lacrime
tra il catrame e il battistrada
in quelle di pioggia.
Sbandata senza vento
graffiata dal gelo
fermo immagine
di svariati tornanti
tra il reale e l’immaginario
precipito ora verso l’audace
ch’io amo ancora
sapermi sovrano centauro
dei miei pellegrinaggi
e inarrestabile alchimia
di uno sguardo
d’implorante esplosione.
Sulla pelle lucido cuoio
il rombo risuonerà
senza essere fermato
e sarò i miei viaggi infiniti
e d’esotico
sapranno le mie parole…
9 aprile 2011
*
(h)Onda © Paula Becattini
*