Notturno
•
Muta la luna nel cielo
nel susseguirsi delle notti;
con lei nuvole d’argento
corrono veloci, chissà dove…
In ogni scandire del tempo
come le prime gocce della pioggia
che con rumore sordo
si sfrangiono nella terra;
come il respiro lieve di chi dorme
e sogna, sogna dolcemente l’amata;
in ogni suo trascorrere – a tratti –
mi fermo e ascolto
e solo così comprendo l’attimo
ancor quando si è fatto tardi
per catturarlo.
Fugge,
fugge lontano da me.
Tenevi la mia mano tra le tue calde
e il tepore non si è dissolto
in questo notturno che t’implora
di tornare e rimanere per sempre.
Ma sei l’attimo.
Il più bello che abbia vissuto
e congelato in eterno dentro me.
15 gennaio 2013
•
Notturno © Paula Becattini