Articoli con tag “notti

Stupore

Passano i giorni rincorsi da pensieri silenziosi
e da un dolcissimo desiderio di rivederti

Loro corrono veloci, portando con sé il tempo
tra mille azioni quotidiane e una calma ineluttabile

Tutto è così sospeso, come un bacio prolungato
e il mio poggiare il capo sul tuo petto quando ti riabbraccio

Poco importa dove se ne vanno a morire questi giorni
i prossimi saranno nostri e le notti non avranno fine

Sei lo stupore più bello che la vita mi potesse donare.

30 maggio 2015

Stupore © Paula Becattini


Inquieto riposo

Si avvicinò al letto e, come tutte le sere, si spogliò lentamente, scivolando poi nuda tra le lenzuola.
E prima di chiedersi se fosse stato meglio addormentarsi sulle pagine di un libro o tra i pensieri di un sogno preconfezionato, guardò la luce dell’abat-jour brillare lieve in tutti i suoi 15W, tremula come quella di una candela.
Poi, osservando il soffitto, allungò un braccio fuori come ad afferrare l’inafferrabile: di colore chiaro, quasi abbagliante più dell’illuminazione nella stanza, e nervoso come non mai; di chili ne aveva persi fin troppi, ma adesso poteva ritenersi un figurino.
Il profumo… quale profumo aveva il suo corpo? La sua pelle?
Eppure ricordava che, chi l’abbracciava in notti come queste, tanto tempo fa, in un orecchio le sussurrava: «Sai di buono».
Sapeva di buono.
Dentro e fuori, sapeva di buono.
Chi l’assaggiava non dimenticava, anche se poi la solitudine le faceva da padrona.
E così si raccoglieva tra le lenzuola, con un cuscino lungo il fianco, come a delimitare uno spazio comunque occupato idealmente; cercando di non pensare o, al contrario, di fissare nella memoria l’odore che sapeva di tenerezza.
Quella tenerezza di un abbraccio, di una spalla, di un respiro sulla guancia.
Non c’erano notti diverse, a parte quelle in cui si amava al buio, in frenetica ricerca di un sollievo e dell’esser donna passionale come una volta.
Ma quella sera spense la luce. E girandosi su di un fianco sospirò: «Mi manca».
Nel sonno poi un mezzo sorriso le disegnava la bocca carnosa, come bimba appena nata.
Anche se solo l’indomani sarebbe rinata…

22 febbraio 2013

Inquieto riposo © Paula Becattini


D’amore eterno

Camp de pauraules no dites: instal-lacio de Joan Comella (Ciudadela de Rosas)

Non ci sono giorni senza sole
dietro le nubi a cercare
un varco per raggiungerti,
e missive d’amore
scritte con il pensiero
con sentimento graffiato
lanciate nel vuoto per riappropriarmi di te,
del tuo amarmi con semplicità.
Non ci sono giorni senza notti
a susseguirsi immancabilmente
con il freddo sulla pelle,
e sogni riposti sul comodino
tra libri mai letti e accarezzati
a evitare le lacrime su pagine non scritte
ed altre sbagliate nero su bianco
dalle copertine sgualcite.
Non c’è un giorno senza
missiva d’amore eterno per te.
Per te.

19 febbraio 2013

D’amore eterno © Paula Becattini


Notturno

Muta la luna nel cielo
nel susseguirsi delle notti;
con lei nuvole d’argento
corrono veloci, chissà dove…

In ogni scandire del tempo
come le prime gocce della pioggia
che con rumore sordo
si sfrangiono nella terra;

come il respiro lieve di chi dorme
e sogna, sogna dolcemente l’amata;

in ogni suo trascorrere – a tratti –
mi fermo e ascolto
e solo così comprendo l’attimo
ancor quando si è fatto tardi
per catturarlo.

Fugge,
fugge lontano da me.

Tenevi la mia mano tra le tue calde
e il tepore non si è dissolto
in questo notturno che t’implora
di tornare e rimanere per sempre.

Ma sei l’attimo.

Il più bello che abbia vissuto
e congelato in eterno dentro me.

15 gennaio 2013

Notturno © Paula Becattini


Silenzi

I tuoi silenzi sono i miei
in tutti gli attimi che
non appartengono a noi,
sebbene una sola parola
basterebbe ad innalzare
il cielo ed ogni sua stella.

E i miei silenzi sono i tuoi
nella monotonia dei giorni
che avanzano duri e lenti,
chiedendosi se mai sarà
un perpetuare questa attesa
oppure un malizioso sogno.

Manchi al mio sale quotidiano,
nella penombra dell’incoscienza
di un amore nato senza ali.
Ed io non ho più notti complici,
vuote della tua veemenza,
piene di aspirazione a te.

27 novembre 2012

Silenzi © Paula Becattini


Sigillo d’Amore

Tramonto a Pietrapiana, Reggello (Fi)

Lampi di luce a occhi socchiusi
squartano il cielo questa sera.
Rubami la pace,
rubami i tramonti e il sonno.
Che non ci siano notti solitarie
a riempire la vita
e in lontananza orizzonti
di linee monotone ma elevazioni.
E la nostra casa sarà
ovunque noi saremo,
anche quando non ci sarà
più tempo per l’ammirazione.
Già adesso se chiudo gli occhi
ti ho impresso come sigillo,
Amore.

16 agosto 2012

Sigillo © Paula Becattini


Se l’amore

E se l’amore
avesse sempre gli stessi colori
i respiri regolari, i tocchi gelidi
E se avesse
poche parole per raccontarsi
come le pagine di un diario strappato
Se l’amore
non ce la facesse a cullarsi
nelle notti serene di una camera da letto
E se fuggisse impaurito e ferito
segnato di lacrime silenziose
reclamando dolcezza
Se l’amore fosse tutto questo
non sarei più io
Se l’amore fosse tutto questo
non lo lascerei morire
nel lento disgregarsi di un qualcosa
che non merita l’esser dimenticato
chè pur ha donato felicità.
E poesia.

Lo librerei…

10 luglio 2012

Se l’amore © Paula Becattini


Chiara

Regalo

Ci sono conchiglie
sparse tra la sabbia,
come grida di bimbi
sparse nell’aria
e orme di piedini
che se ne vanno
luccicando al sole
a cercar di sirene.

Tra vento e salsedine
riconosco il tuo
bell’intercedere
fino al cuore.
Tu sei magia
e colori di fiabe
sussurate in dolci
notti da cullare.

28 maggio 2008

Chiara © Paula Becattini


Un motivo senza fine

Logo Foglie Natura*

Certe notti sono bianche
come latte caldo fumante
che ti scende bruciante
e due lacrime ti prendono
trattenute tra le ciglia
senza che tu lo voglia.
Altre sono lievemente rosa
tra quegli abbracci e baci
tra le parole che a lui taci
senza comprendere ancora
se l’infinito vi appertiene
nonostante le varie pene.
E ti mancano quelle focose
ché il tempo è tiranno
e guardi il tuo inganno
riflesso in uno specchio
che muto grida il passare
di una vita tutta d’amare.
Stasera è notte solitaria
e ancora non so ma
niente va per un verso.
Del resto io sono qua
tra me e me e le mie rime
in un motivo senza fine.

25 maggio 2011

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Un motivo senza fine © Paula Becattini

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02/03/2010

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