Articoli con tag “sonno

Non io

Mano su metallo arrugginito: effetto sfuocatura di superficie

A volte cerco d’immedesimarmi,
a volte son solo ricordi.

Se nel sonno arrivo scivolando lieve
a sfiorarti le membra e poi le labbra,
non sono io.

E se m’insinuo nei tuoi pensieri
improvvisamente come visione,
non sono io.

Non io, non più, non ora
trattenerti per poi riprenderti,
perché non sono io l’amor tuo
in tutte l’ore, in tutti i respiri.

E senza il giorno, senza la notte
buona con un bacio dolce
a dare forza.

Senza l’attesa, senza la complicità
di te e me insieme.
Non sono io.

Che ho perso il senso e l’incoscienza,
l’attimo della bellezza.
E non sarò io a ridarti quell’amore
che rifiutasti per sempre…

Se nel sonno arrivo scivolando lieve
scacciami via,
perché non sono io.

26 febbraio 2013

Non io © Paula Becattini


Inquieto riposo

Si avvicinò al letto e, come tutte le sere, si spogliò lentamente, scivolando poi nuda tra le lenzuola.
E prima di chiedersi se fosse stato meglio addormentarsi sulle pagine di un libro o tra i pensieri di un sogno preconfezionato, guardò la luce dell’abat-jour brillare lieve in tutti i suoi 15W, tremula come quella di una candela.
Poi, osservando il soffitto, allungò un braccio fuori come ad afferrare l’inafferrabile: di colore chiaro, quasi abbagliante più dell’illuminazione nella stanza, e nervoso come non mai; di chili ne aveva persi fin troppi, ma adesso poteva ritenersi un figurino.
Il profumo… quale profumo aveva il suo corpo? La sua pelle?
Eppure ricordava che, chi l’abbracciava in notti come queste, tanto tempo fa, in un orecchio le sussurrava: «Sai di buono».
Sapeva di buono.
Dentro e fuori, sapeva di buono.
Chi l’assaggiava non dimenticava, anche se poi la solitudine le faceva da padrona.
E così si raccoglieva tra le lenzuola, con un cuscino lungo il fianco, come a delimitare uno spazio comunque occupato idealmente; cercando di non pensare o, al contrario, di fissare nella memoria l’odore che sapeva di tenerezza.
Quella tenerezza di un abbraccio, di una spalla, di un respiro sulla guancia.
Non c’erano notti diverse, a parte quelle in cui si amava al buio, in frenetica ricerca di un sollievo e dell’esser donna passionale come una volta.
Ma quella sera spense la luce. E girandosi su di un fianco sospirò: «Mi manca».
Nel sonno poi un mezzo sorriso le disegnava la bocca carnosa, come bimba appena nata.
Anche se solo l’indomani sarebbe rinata…

22 febbraio 2013

Inquieto riposo © Paula Becattini


Haiku #15

Abbraccio di ballerine

Semplice e lieve
morbido abbraccio ambìto
– sonno spezzato –

12 febbraio 2013

Haiku #15 © Paula Becattini


Insomnia

Sguardo

Piega inutilmente
il sonno la mente,
tenendo aperti
due occhi
sull’anima e sul dolore.
E si allungano le ore
resistendogli
come una battaglia
tra titani muti e sordi
che non sentono ragione.
Si raccoglie il corpo
tra le proprie ossa
che bucano la pelle
i muscoli, i tendini:
non ci sono grida.
Solo l’alba
e un nuovo giorno
affrontato ad occhi aperti
con il coraggio
di una misera guerriera.

28 gennaio 2013

Insomnia © Paula Becattini

Cara mamma,
oggi te ne sei andata per l’ennesima volta come quattro anni fa e mi manchi.
Non mi farò abbattere: resisterò, perché – lo so – tu mi sei sempre accanto.
E ti ringrazio per avermi forgiata così come sono…


Sigillo d’Amore

Tramonto a Pietrapiana, Reggello (Fi)

Lampi di luce a occhi socchiusi
squartano il cielo questa sera.
Rubami la pace,
rubami i tramonti e il sonno.
Che non ci siano notti solitarie
a riempire la vita
e in lontananza orizzonti
di linee monotone ma elevazioni.
E la nostra casa sarà
ovunque noi saremo,
anche quando non ci sarà
più tempo per l’ammirazione.
Già adesso se chiudo gli occhi
ti ho impresso come sigillo,
Amore.

16 agosto 2012

Sigillo © Paula Becattini