Senza un verso
•
Senza un verso e senza un senso
le mattine nel loro susseguirsi
in un caos pre-ordinato
mentre spoglio d’infelicità
le prime ore per poi rivestirle
[Occhi verdi e la tua bocca]
riempiranno in silenzio
o forse accompagneranno
un’attesa che s’insinua
giorno dopo giorno
tra le mie pieghe
[Se solo tu mi volessi un poco bene]
quelle parole erano un eco
e non vogliono tornare
senza un senso, senza un verso
come mani vuote in grembo
ed io ad aspettare
[Forse un dì scriverò ancora d’amore.]
Sono pagina bianca da riempire.
7 aprile 2014
•
Senza un verso © Paula Becattini
Non io
•
A volte cerco d’immedesimarmi,
a volte son solo ricordi.
•
Se nel sonno arrivo scivolando lieve
a sfiorarti le membra e poi le labbra,
non sono io.
E se m’insinuo nei tuoi pensieri
improvvisamente come visione,
non sono io.
Non io, non più, non ora
trattenerti per poi riprenderti,
perché non sono io l’amor tuo
in tutte l’ore, in tutti i respiri.
E senza il giorno, senza la notte
buona con un bacio dolce
a dare forza.
Senza l’attesa, senza la complicità
di te e me insieme.
Non sono io.
Che ho perso il senso e l’incoscienza,
l’attimo della bellezza.
E non sarò io a ridarti quell’amore
che rifiutasti per sempre…
Se nel sonno arrivo scivolando lieve
scacciami via,
perché non sono io.
26 febbraio 2013
•
Non io © Paula Becattini
Fresca come menta
•
Fresca,
fresca nell’idea
che non t’abbandona.
Immagina l’avanzare
di umida bocca
e il morso del labbro
inferiore.
Come menta pungente
non ha età
il risveglio di un senso,
del tango
il sensuale passo strisciato
e l’anca elevata.
Ed è femmina.
Bella,
di una bellezza insospettabile.
Oppure
è solo desiderio,
lasciato troppo tempo sopito,
dimenticato,
ora percepito come profumo.
E ti sorprendi vivo.
Fresca,
fresca come menta
sarò nel tuo pensiero.
25 aprile 2012
•
Fresca come menta © Paula Becattini
Un senso
Dovrò pur dare un senso a tutto questo.
Al tempo che lento e veloce
mi trapassa da parte a parte
lasciandomi senza dimensione.
A questo corpo che si lascia vagare
negli spazi delle stanze
quasi a riempirne indefinite assenze.
Dovrò pur dare un senso al silenzio
al torcersi dei pensieri racchiusi
al pianto senza voce.
Ma che senso è il dolore
ignorato e trascinato
da un cavallo in corsa
tra la polvere di stelle
che fu dei primi giorni?
Senza senso il mio contraddirmi
osservandone la scia alle spalle.
Ma vivo
e dovrò pur darmi un senso
ora che, senza me, hai ritrovato il tuo.
4 aprile 2011
*
Un senso © Paula Becattini
*