Senza
Non sono semplici voci
quelle che risuonano in lontananza
e lento appare il declinare
del tramonto immaginato
lungo Tevere su di un ponte affollato.
Ma questa è Roma
con la sua bellezza grandiosa
che sfoggia senza rughe e ruba
Il tempo, l’anima, l’amore
strappa al corpo dolore e sudore
anche quando vorrebbe dare un’alternativa.
Così, traballante su due tacchi,
vivo giornate uguali a tante altre
chiuse in un desiderio di dignità
che sembra allontanarsi,
cercando di strappar sorrisi
sinceri nella sostanza e ripetitivi.
Ma senza…
senza una carezza
un bacio a dar conforto e forza
che il domani potrebbe essere diverso,
anche tu Roma, tra gli sfarzi e la gaiezza,
mi pari finta, e puttana e traditrice
nel cuore di una notte come questa.
Non c’è umanità, solo battaglie perse
e un senso d’impotenza
da spingere a chiedere perdono a chi
t’impone di riprendere in mano la vita:
un figlio.
30 luglio 2014
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Senza © Paula Becattini
Senza un verso
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Senza un verso e senza un senso
le mattine nel loro susseguirsi
in un caos pre-ordinato
mentre spoglio d’infelicità
le prime ore per poi rivestirle
[Occhi verdi e la tua bocca]
riempiranno in silenzio
o forse accompagneranno
un’attesa che s’insinua
giorno dopo giorno
tra le mie pieghe
[Se solo tu mi volessi un poco bene]
quelle parole erano un eco
e non vogliono tornare
senza un senso, senza un verso
come mani vuote in grembo
ed io ad aspettare
[Forse un dì scriverò ancora d’amore.]
Sono pagina bianca da riempire.
7 aprile 2014
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Senza un verso © Paula Becattini