Meraviglia
Cosa sei mai, meraviglia?
Se tu non avessi nome, se tu non avessi dove
saprei comunque chiamarti e raggiungerti
al di là di sguardi indiscreti
nell’intimità di un attimo bramato
scoprendo nuovamente il tuo sorriso
per esplodermi improvvisamente dentro.
Infondi calore, rischiari l’anima
lasciando a mezz’aria il tempo e il respiro.
Poi volgi lo sguardo altrove:
ancora non albeggia su queste colline
che già sei passata e già attesa nuovamente
come un amore che vaga senza dimora.
Meraviglia…
24 maggio 2016
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Meraviglia © Paula Becattini
Alchimia di un amore breve
[Non guardarmi con l’anima,
potresti trafiggermi l’essenza]
Se tu non fossi femmina
saresti comunque donna
con la tua forza
mascherata di debolezza
Non ti ho mai conosciuta veramente
eppure sei sempre stata colei
che alberga nei miei sogni
e quando ti ho incontrata…
Quando ti ho incontrata
ti ho persa l’istante dopo
per una distrazione
perché pensavo non fossi vera
Hai invaso gli occhi
di una bellezza inspiegabile
e di desideri incontrollati
mentre la paura avanzava
Hai scatenato l’inconfessabile
e la consapevolezza che tutto è un attimo
e tu l’attimo indimenticabile
da cui fuggire.
[Alchimia meravigliosa
di un amore breve]
7 giugno 2016
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Alchimia di un amore breve © Paula Becattini
Promessa
Non promettere “Sarà per sempre”.
Che sia almeno un attimo
e quell’attimo una ripetizione di cento
e ancora mille fotogrammi accesi.
Ti verrò incontro come l’alba
in un sogno di colori, al rallentatore
portanto con me le speranze
e quella certezza di essere vera.
Che solo noi sapremo della promessa
nel momento eterno e di bellezza.
22 giugno 2015
·
Promessa © Paula Becattini
Frammento #4
Quale intensità siamo nell’attimo in cui scorre
nel ritrovarsi dopo lungo tempo…
Non lascia spazio al di fuori di noi:
eco di emozioni tra il riverbero degli sguardi.
17 giugno 2015
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Frammento #4 © Paula Becattini
Ombra sospesa
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Tra fili di luce un’ombra sospesa
sottolinea questa mia straziante mancanza
che dovrei bastarmi, ma niente è mai abbastanza
se non ami nemmeno te stessa
E se baciassi un sogno, il mio sogno, lo so
mi porterebbe via chissà dove e per quanto
in piccole effimere felicità rubate
nell’attimo in cui diventiamo un desiderio posseduto
Ma io vorrei possedere la certezza
che per te sono la cosa più bella che ti sia capitata
e che non ci saranno abbracci vuoti
in ogni momento delle nostre giornate.
7 marzo 2015
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Ombra sospesa © Paula Becattini
In principio
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Dicevano sarebbe stato bello;
lo cantavano al vento
rincorrendo le soavi parole
delle muse – lascivie – e frementi
che s’insinuavano nella mente.
Lo leggevano incredule le labbra
tra tutte quelle pagine sporche
tra i titoli delle copertine macchiate;
volevano crederci e aggrapparsi
all’ultimo verso dell’inusuale bacio.
Il sapore dolce amaro delle rime
e delle risa invadenti avevano un viso
dall’incarnato perlaceo e giovanile
e due occhi gonfi di grazia e pianto
che l’amore con il suo canto cede.
Cede il passo, cede il tempo che fu
e forse si nasconde per poi tornare…
Ma che stupore leggersi ora
anche in un solo raggio di sole
e sentirsi felice per un attimo.
In principio era altro.
12 aprile 2014
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In principio © Paula Becattini
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Così sia
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Sono pensieri sparsi
ricordi ambrati
parole improvvisamente tornate.
La tristezza non è un male
fin quando gli dai un volto,
due occhi che di te
han rubato la profondità.
Solo un attimo
di ritorno non-ritorno.
Un attimo che
restituisca l’abisso,
quell’abisso che
ti portavi dentro.
Sono pensieri sparsi
ricordi ambrati
dal peso di piombo
in fondo allo stomaco.
La tristezza non è un male.
Ma adesso tutto è troppo silenzioso,
tutto troppo assente al cuore
troppo banale alla mente.
E la solitudine fedele compagna
più di quel che ti aspettavi…
Così sia.
19 maggio 2013
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Così sia © Paula Becattini
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Fragile
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E lei, che aveva il sole tra le labbra
e cristalli ambrati nello sguardo,
un mattino d’inverno spento
su gambe fragili si fermò
ancorata a irrequiete parole
inestricata tra pensieri inutili
mentre il mondo girava intorno
come un film in bianco e nero.
Per lei, che aveva il sole tra le labbra
e cristalli ambrati nello sguardo,
nessuno muoveva il cielo
nessuno imprigionava il vento
tra gli alberi muti osservando
il tempo attraversare le foglie
cercando di raccoglierne il mistero
che d’arcano ha solo l’infinito.
A lei, che aveva il sole tra le labbra
quanto ancora una spicciola realtà
saccheggiata dei sogni più umili,
indaffarata a sopravvivere
giorno dopo giorno,
ai suoi occhi un tempo ambrati
non bastavano più attimi
attimi per vivere.
E, fragile,
attimo dopo attimo moriva…
15 marzo 2013
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Fragile © Paula Becattini
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Lampo
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Non so cosa è stato
un dardo, un lampo
a infrangere il suono
a infrangere il muro
pietra su pietra delle mie paure
senza conoscerne luogo
se non il petto
e il segno tuo inciso sul mio seno.
È stato un attimo
un bagliore prima del tuono
a squarciare l’anima
a dare linfa a questo corpo
facendomi agognare la fine
e poi l’inizio e ancora la fine
a supplicare dolcemente
di non smettere d’amarmi.
Che sono tua
l’hai saputo dal primo istante…
7 febbraio 2013
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Lampo © Paula Becattini
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Una curiosità
Se, dalla notte dei tempi, l’amplesso di due amanti brucia vivo tra le fiamme della passione, mai è stato meglio rappresentato – a parer mio – se non in questa scultura di Marc Quinn: Amplesso scheletrico.
“La ricerca di Marc Quinn, anche se apparentemente sembra orientata sul bagliore dell’effetto, della sorpresa, dello scandalo, in realtà vuole sfruttare l’evidenza di certi ‘inganni’ linguistici per spezzare la spirale transitoria dell’attualità e misurarsi con il grande mistero della storia”.
(Citazione tratta dal testo di Danilo Eccher)
Silenzio
Silenzio,
lungo la strada
d’asfalto bruciante come rabbia
e passione consumata
nel silenzio di una pausa
nel silenzio di un pianto
nello sguardo rubato
al tuo amato…
Rimango in silenzio
anche se con dolore
nel susseguirsi del mio tempo.
Sarà ben altro a restituirti alla vita
a ridarti il sorriso
e – foss’anche per un attimo –
nell’onda ricorderai il silenzio
che regalai per darti pace
e mai nessun’altra
lo potrà via portare.
Ora è giunto il momento
del tuo silenzio, Amor mio…
26 gennaio 2013
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Silenzio © Paula Becattini
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Notturno
•
Muta la luna nel cielo
nel susseguirsi delle notti;
con lei nuvole d’argento
corrono veloci, chissà dove…
In ogni scandire del tempo
come le prime gocce della pioggia
che con rumore sordo
si sfrangiono nella terra;
come il respiro lieve di chi dorme
e sogna, sogna dolcemente l’amata;
in ogni suo trascorrere – a tratti –
mi fermo e ascolto
e solo così comprendo l’attimo
ancor quando si è fatto tardi
per catturarlo.
Fugge,
fugge lontano da me.
Tenevi la mia mano tra le tue calde
e il tepore non si è dissolto
in questo notturno che t’implora
di tornare e rimanere per sempre.
Ma sei l’attimo.
Il più bello che abbia vissuto
e congelato in eterno dentro me.
15 gennaio 2013
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Notturno © Paula Becattini
Non ancora
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Non c’è ancora un equilibrio
– non ora –
che un mattino mi alzo
piena del sole alto e accecante
mentre l’altro è vuoto e silenzioso
del cielo più terso.
Non vi è equilibrio.
Le emozioni forti
mi attanagliano inebriando,
sperando di trovare poi pace,
ma pace non v’è
se il desiderio è vivere adesso.
Non ieri, non domani
– vivere adesso –
l’attimo rubato, quello mancato,
l’attimo negato.
Anche un solo sorriso
apre il cuore e la speranza.
Ma un equilibrio non c’è
– non ancora –
ché ho ripreso a sognare
errante nei miei spazi interiori.
E d’amore voglio morire
come assetata in deserto di miraggi…
12 gennaio 2013
•
Non ancora © Paula Becattini