Presto sarà settembre
L’alba si è svegliata
nel movimento del vento
giocando con le chiome
e il mio umore denso
correndo via inaspettatamente
tra il dondolare lieve
delle foglie estive e il cielo.
Ma la brezza del mattino
mi sussurra segreti
all’ombra di un luglio infuocato
e penso:
morirà nel susseguirsi del tempo
e di queste stagioni
rimarranno solo ricordi.
Poi ti vedo…
Un’apparizione riconoscibile
ricca di sensazioni indelebili.
Mi uccide la mancanza
ma io rinasco.
Presto sarà settembre e poi aprile.
24 luglio 2015
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Presto sarà settembre © Paula Becattini
Sogno d’amore
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Ci sarà un susseguirsi di giorni vuoti
dove cadranno foglie e si spoglieranno
i rami lungo il viale del mio cuore
Sarà come camminare a piedi nudi
e ascoltare il distacco dei sentimenti
scricchiolare sotto i passi lenti
Senza pioggia, senza vento
solo il silenzio all’interno di un quadro
dai colori ambrati e i chiaro scuri autunnali
Poi forse arriveranno i giorni pieni
di quella gioia inaspettata, riscaldata
dai raggi nuovi di un accecante sole estivo
E forse avranno il tuo viso,
gli occhi chiusi, le mani protese e i mille desideri
come pulviscolo che lieve sale, sale
Ed io sarò lì, a passeggiare per caso, mentre
tu chiamerai il mio nome – come hai sempre fatto –
ma una vibrazione affettuosa lo farà speciale.
5 aprile 2015
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Sogno d’amore © Paula Becattini
Fragile
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E lei, che aveva il sole tra le labbra
e cristalli ambrati nello sguardo,
un mattino d’inverno spento
su gambe fragili si fermò
ancorata a irrequiete parole
inestricata tra pensieri inutili
mentre il mondo girava intorno
come un film in bianco e nero.
Per lei, che aveva il sole tra le labbra
e cristalli ambrati nello sguardo,
nessuno muoveva il cielo
nessuno imprigionava il vento
tra gli alberi muti osservando
il tempo attraversare le foglie
cercando di raccoglierne il mistero
che d’arcano ha solo l’infinito.
A lei, che aveva il sole tra le labbra
quanto ancora una spicciola realtà
saccheggiata dei sogni più umili,
indaffarata a sopravvivere
giorno dopo giorno,
ai suoi occhi un tempo ambrati
non bastavano più attimi
attimi per vivere.
E, fragile,
attimo dopo attimo moriva…
15 marzo 2013
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Fragile © Paula Becattini
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Al vento
Di gocce m’inebrio
– amaro fiele d’essenze –
che lasciano labbra e seni
arsi dal desiderio.
E mi basta.
Fin quando non avanza
la coscienza di esser donna
nella forma e nella sostanza.
Io ero
il sogno della mia vita.
Adesso sono come foglie
di salice argentee al vento
e rumoreggio al passare
del tuo sguardo.
E rumoreggio scossa
da un brivido di esistenza.
4 ottobre 2012
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Al vento © Paula Becattini
Aiuola (divagazioni mattutine)
Aiuola.
Che strana parola
ti torce la lingua
ti torce la bocca
con un che sensuale
quasi carnale
come certi fiori
certe grasse foglie
macchiate di cruore.
Aiuola.
La pronuncio piano
con lento movimento
mentre le labbra
lasciano un che
provocante nell’aria
quasi a cercare
quasi a ingannare
il tempo dell’attesa.
Anelo sentori
di primavera.
1 marzo 2012
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Aiuola (divagazioni mattutine) © Paula Becattini
Vento
Si solleva
e corre lontano
lungo le strade
a smuover le foglie
nel vortice di un ottobre
quasi estivo
che non lascia occhi
incollati ai fianchi
ma solo desiderio
di portarti via.
Con me.
6 ottobre 2011
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Vento © Paula Becattini