Lontano
Sulla strada che porta
là dove gli occhi
si bagnano di ricordi
due gambe bianche
trascinano un fardello di sogni.
Piedi di bimba
fasciati da desideri di donna
tradiscono il vero intento
in un passo scanzonato
e il succedersi di un altro incerto.
La scia della loro tempesta
si perde nel passato
non ha consistenza
ma la potenza di un’esistenza
il travaglio di molti ardori
o forse di un solo amore
mai descritto
fin dalla prima pagina del suo libro
perché è difficile voltarne l’ultima
per poi riporla lontano.
Lontano dal cuore.
4 giugno 2016
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Lontano © Paula Becattini
Non ci perderemo mai
Cosa è quel mezzo sospiro tra le labbra?
E la luce viva che brilla nei tuoi occhi?
Sembri guardare lontano da me e da tutti
mentre una piega d’improvviso abbozza un sorriso.
Vivi di sogni oppure ti cibi di ricordi?
Non rispondi.
Ti sei già rifugiata nel tuo mondo
impalpabile, morbido come una carezza.
Se non fossi amore, ti rinnegherei
quand’anche mi disorienti, mi schiaffeggi
ogni volta che assumi forme diverse
meravigliandomi delle tue astuzie
nonostante abbia ormai compreso
che lasciarti andare è tanto folle
quanto il volerti domare o ignorare.
Ed io sono folle.
Folle da sostenere che
non ci perderemo mai…
8 maggio 2016
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Non ci perderemo mai © Paula Becattini
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Ed è Natale #2
Poco tempo fa…
Tra muschi e licheni
ripongo i pensieri
mentre sistemo
l’ultimo pastore.
*
Si dissolvono le grida
al dolce contatto
di cinque piccole dita
mentre incrociano le mie.
*
Dal passato al presente
non cambia il ridente
attendere il mistero
in questa notte di pace.
*
Un trasmettere amore
e antiche fiabe sussurrate
tra mille luci colorate
e un nuovo presepe.
*
Ed è Natale.
25 dicembre 2008
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Ed è Natale #2 © Paula Becattini
Ed è Natale #1
Tanto tempo fa…
Tra muschi e licheni
ricordo profumi
che appartengono
a un magico bosco.
Fresca aria pungeva
gote rosee sorridenti
tra lo scroccar lieve
di bianca e fresca neve.
Orme fatate giocavano
con occhi di bimbi
curiosi nel silenzio
di pomeriggi fuori.
Un rincorrer sogni
trasmessi dalle pagine
di un libro trovato
nello scaffale, perduti.
Ed era Natale.
25 dicembre 2008
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Ed è Natale #1 © Paula Becattini
Il bisogno di un amore
Il bisogno di un amore
– quando s’insinua nei sogni –
lascia deboli e indifesi
e una mano sul cuore
come a cercar di placarne
il dolore.
19 febbraio 2015
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Il bisogno di un amore © Paula Becattini
Senryū #2
Le mie certezze:
il retrogusto amaro
di aneliti assurdi.
2 giugno 2014
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Senryū #2 © Paula Becattini
Dietro una curva
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Correva, correva la strada davanti a noi
e sembrava non finire mai
nel suo nastro grigio sotto il sole
con la pioggia o la neve
correva velocemente
alle luci ritmiche delle gallerie
nelle notti piene di stelle
i bagliori dei lampioni
non si facevano prendere.
Ma tutto ha una fine
ed io che tocco a piedi nudi l’asfalto
adesso piango l’aria che manca
il vento che mi scuoteva la giacca.
Non ho più una meta da perseguire
dovrò inventarmi altri viaggi
senza di noi
che riempiamo una scatola di ricordi.
Tutto ha una fine e un inizio
anche la vita dietro una curva:
nei miei sogni ancora sussurri
che mi ami immensamente
portandomi lontano da tutto il male
che ci siamo fatti reciprocamente…
26 giugno 2013
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Dietro una curva © Paula Becattini
Sono bimba in riva al mare
•
No, non ci sei
dietro i miei occhi
sopra i respiri.
Un filo di voce
ti chiamava a me
e mani fresche
aperte al tuo calore
ora abbandonate.
Poi
un freddo improvviso
a graffiare l’anima
a lacerare i sogni
mondi sospesi
che sfuggono
oltre il mio volere.
Sono bimba in riva al mare
che osserva il suo aquilone
volare lontano e libero
mentre ancora ne trattiene il filo…
20 aprile 2013
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Sono bimba in riva al mare © Paula Becattini
Fragile
•
E lei, che aveva il sole tra le labbra
e cristalli ambrati nello sguardo,
un mattino d’inverno spento
su gambe fragili si fermò
ancorata a irrequiete parole
inestricata tra pensieri inutili
mentre il mondo girava intorno
come un film in bianco e nero.
Per lei, che aveva il sole tra le labbra
e cristalli ambrati nello sguardo,
nessuno muoveva il cielo
nessuno imprigionava il vento
tra gli alberi muti osservando
il tempo attraversare le foglie
cercando di raccoglierne il mistero
che d’arcano ha solo l’infinito.
A lei, che aveva il sole tra le labbra
quanto ancora una spicciola realtà
saccheggiata dei sogni più umili,
indaffarata a sopravvivere
giorno dopo giorno,
ai suoi occhi un tempo ambrati
non bastavano più attimi
attimi per vivere.
E, fragile,
attimo dopo attimo moriva…
15 marzo 2013
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Fragile © Paula Becattini
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Arabesco
•
Avrei voluto bruciare
come macchia nel deserto
e sentire il sole
riscaldare la mia pelle.
Ascoltare il richiamo del muezzin
dall’alto dei minareti
e confondermi tra i visi ruvidi
della gente.
Pronunciare il mio nome
negli occhi profondi di bambini
rivestiti di polvere e sogni
tra la mia fame e la loro sete
di curiosità viva.
Avrei voluto costruire
una fortezza penetrabile
ricca di labirinti ove
perdermi coscientemente.
Lasciarmi andare alla semplicità
lasciarmi avvolgere dai colori
dalla luce abbagliante.
E riscrivere un amore
in gradevoli arabeschi sensuali
lungo i miei fianchi bianchi.
E il mio ventre
sarebbe stato la sua casa.
23 febbraio 2013
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Arabesco © Paula Becattini
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D’amore eterno
•
Non ci sono giorni senza sole
dietro le nubi a cercare
un varco per raggiungerti,
e missive d’amore
scritte con il pensiero
con sentimento graffiato
lanciate nel vuoto per riappropriarmi di te,
del tuo amarmi con semplicità.
Non ci sono giorni senza notti
a susseguirsi immancabilmente
con il freddo sulla pelle,
e sogni riposti sul comodino
tra libri mai letti e accarezzati
a evitare le lacrime su pagine non scritte
ed altre sbagliate nero su bianco
dalle copertine sgualcite.
Non c’è un giorno senza
missiva d’amore eterno per te.
Per te.
19 febbraio 2013
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D’amore eterno © Paula Becattini
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Se non dipende da me o te
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E se non dipende da me o te, amore, chi potrà mai scalfire questo nostro grande cuore?
Chi potrà mai sconvolgerne i sogni, i progetti e dare adito che non ce lo meritiamo?
Dobbiamo proteggerlo ad ogni costo: è un tesoro racchiuso in petto.
Il mio cuore freme, si riverbera nella bellezza e nel dolore; e batte forte ancor quando le tue parole sfiorano questa pelle virginea dei tuoi baci.
Si fa forte dalla paura quando annusa i tuoi dubbi, fatti di ancestrali sofferenze che vorrebbe obliare.
Vorrei che tu mi prendessi la mano e insieme sentirne il calore, insieme osservare come riposa bene nella tua.
Sarò io la tua casa e tu la mia, ovunque saremo, ovunque andremo per poi tornare, per poi aggrapparci l’uno all’altra con braccia di virgulti amorosi.
Dovremo osare, sfidare il mondo, questo mondo che non ci appartiene; piegarlo ai nostri piedi e renderlo docile e buono.
Io lo desidero, come fosse l’ultimo giro di giostra, come fosse l’ultima occasione concessa.
Ma tu non mi fai solo girar la testa: tu mi leggi nel profondo, denudandomi ancor prima di spogliarmi dei miei scudi, su di un letto piegato dal peso della meraviglia e dello stupore di quanta forza ha il tuo cuore.
E tu, amore mio?
Come ti senti ora, in questo momento?
10 febbraio 2013
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Se non dipende da me o te © Paula Becattini
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