Non ci perderemo mai
Cosa è quel mezzo sospiro tra le labbra?
E la luce viva che brilla nei tuoi occhi?
Sembri guardare lontano da me e da tutti
mentre una piega d’improvviso abbozza un sorriso.
Vivi di sogni oppure ti cibi di ricordi?
Non rispondi.
Ti sei già rifugiata nel tuo mondo
impalpabile, morbido come una carezza.
Se non fossi amore, ti rinnegherei
quand’anche mi disorienti, mi schiaffeggi
ogni volta che assumi forme diverse
meravigliandomi delle tue astuzie
nonostante abbia ormai compreso
che lasciarti andare è tanto folle
quanto il volerti domare o ignorare.
Ed io sono folle.
Folle da sostenere che
non ci perderemo mai…
8 maggio 2016
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Non ci perderemo mai © Paula Becattini
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Passione
Stringeva i polsi
serrava i fianchi
ed aveva un nome.
Tra il sospiro sospeso
e il percepirne il senso
era l’eterno
Poi lo squarcio,
come su di una tela bianca
il silenzio
Tutto fermo
e lo sfinimento.
Aveva un nome…
26 aprile 2016
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Passione © Paula Becattini
Frammento #1
Quando le disse “Sciogliti i capelli”
il respiro le si fermò pieno in petto
per poi scivolare dolcemente
come sospiro in un caldo abbraccio.
21 marzo 2015
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Frammento #1 © Paula Becattini
Il regalo più bello
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Potresti prestarmi uno dei tuoi sorrisi?
Tu che ne hai molti e stanno bene
sulle labbra e sul mio viso?
Senza indugi, senza inganni
lo restituirò quando vuoi
quando ne sentirai necessità.
Ma se non puoi, se non vuoi
per timore che ti rubi anche il cuore
poco importa, ben comprendo.
A me, che ne avevo tanti
– tutti quanti li ho donati –
mai indietro sono tornati
ed ora volevo provarne uno solo
come l’abito più bello
quello delle occasioni speciali
come il tuo sguardo muto e lezioso
su di me perché non comprendi.
Che in fondo un tuo sorriso sincero
sarebbe il regalo più bello
che mai potrei ricevere.
Non attendo.
Abbasso il viso e sospiro
raccogliendo un centesimino
perso da chi sa chi ai miei piedi.
31 maggio 2014
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Il regalo più bello © Paula Becattini
Infatu(a)zione
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Sei un sospiro.
Un respiro.
Il profumo che avanza
dalla tua bocca e niente parole
solo il tuo sguardo
sul mio viso, sulla mia pelle
strappando a brandelli un brivido.
E premi.
Sali.
Ti mischi con il sudore
con la furia del corpo
e la dolcezza dei baci
senza il limite dell’indecenza
a farmi da padrone.
Sei tu il mio signore.
Il mio eros.
E ti lascio fare, ti lascio andare
percorrere queste carni
in ogni anfratto delle loro emozioni
tra sogno e realtà bramata
una verità più volte vissuta.
Sono ancella.
Sono passione.
Ma il silenzio è una tortura
quando cresce nel piacere
e un pensiero invadente
si mischia a quel sentimento
che vorrebbe osare.
Spasmo dell’anima.
Linfa del cuore.
Se tu fossi solo briciola
ti lascerei per poco sul labbro roseo
prima di raccoglierti
distrattamente
e dimenticarti nell’esplosione.
In fede sono già tua.
Sono già amore.
18 aprile 2014
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Infatu(a)zione © Paula Becattini
Lettera d’amore
Non ti lascio andare
– non ora –
che sei occhi tondi
di caratteri dalle grazie eleganti
tra centinaia di versi mai scritti
e molti implorati, sussurrati
nella penombra come preghiere.
Non capirebbe…
e rimarresti sgualcita chissà dove
mentre nel mio cuore
– sì, nel mio cuore –
hai un posto d’onore.
Non ti lancio in mare
non ti bagno di speranza vana
non ti lascio andare
– non ora –
che profumi nell’idea d’inchiostro
misto al colore di una carta
semplice e sottile, trasparente
come trasparente
è l’animo mio provato.
Vivrai per sempre sospesa
alla mia altalena di bambina
e gridata quando dentro piove
quando il vento scompiglierà
i miei capelli bianchi
quando spirerò l’ultimo sospiro.
Non andare, non capirebbe.
E se mai un giorno vorrà leggerti
saprà con dita tremule dove cercarti.
Non ti lascio andare
– non ora –.
20 maggio 2013
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Lettera d’amore © Paula Becattini
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