Sono già passati i bei momenti
e nessun altro aspetta il loro ritorno
come facciamo noi
che gridiamo dolore e necessità.
I miei occhi vorrebbero rubare i tuoi
non renderli mai indietro
che il tempo comunque se ne va
rubandomi la felicità
rubandomi le occasioni
di una nuova possibilità.
Oppure è solo la realtà
che di vite stanche è pieno il mondo
e la mia memoria.
Per questo ti bacio dolcemente.
Le mie labbra
vorrebbero rubare le tue
non renderle mai indietro
per saziarsi di parole profumate
regalandomi sogni perduti
regalandomi attimi di tranquillità.
Sono già passati i bei momenti
e nessun altro li aspetta come me…
Cinque i cipressi.
In fila stanno
scendendo dalla collina
lungo strada polverosa.
E il sole li bacia
distendendo le ombre
su letto di grano.
Dolce come un bacio
in palmo di mano
– e silenziosa intorno
l’aria ferma e calda –,
l’amore bramato
sa di tramonto infuocato,
mentre i cipressi
richiamano il pensiero
a un tempo vissuto.
T’amo, t’amo
in ogni cosa che vedo.
D’arancio si bagna così
il mio animo solitario.
E attendo il ritorno
e un nuovo tramonto.
Oggi
ho visto venirmi incontro
il mio amato.
Giù per la scogliera.
E la brughiera
con i suoi colori
e la selvaggia natura,
libera,
al vento,
come donna fiera.
Ho visto il mio amato.
Ed era lui.
L’ho aspettato.
Il tempo, dilatato,
lento è trascorso.
Giorni, mesi, anni.
Il tempo
è stato solo una parentesi.
Oggi è tornato.
Il mio amato…
Il vento, il mare ed io
l’abbiamo abbracciato.