Felicità perduta
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Vivo nel mondo delle fate
e non sempre racconto la verità.
Se guardi nel mio profondo
scoprirai una fragilità
che ha del vero il vivere
sospeso tra sogno e realtà.
Non amarmi se proprio devi.
Non guardarmi con occhi chiari
ove leggo l’impetuosità di sentimenti
abbandonati come puledri
a rincorrere l’aria fresca
e la gioia di vivere ricevuta.
Vivo nel mondo delle fate
e non sempre le magie funzionano.
Se vuoi facciamoci compagnia
fin quando il giorno tramuta in sera
che ancora molto ho da donare
senza che tu lo possa immaginare.
Una singolare natura la mia
e nessuno la potrà cambiare:
tra un po’ devo andare per non tornare,
se non nel ricordo
di un tempo meraviglioso trascorso insieme
apparso breve.
Che io – perduta – non lascio pienezza,
solo rimpianti…
17 maggio 2012
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Felicità perduta © Paula Becattini
Blu
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Stamani si è tinta di blu l’aria
fin dalle prime ore
– da un anonimo terrazzo –
fondendo la sua freschezza
al calore delle lacrime.
Lentamente avanzava
l’orizzonte con la luce e
– pungendo viso e mani –
il freddo ricordava che
l’estate ha ancora da venire.
Così attendo,
riempiendo il tempo di gesti ricorrenti,
accoccolandomi ogni sera
nella solitudine
di un sogno evanescente.
Stamani l’aria si è tinta di blu.
Ed io avida
dovrò pur riprendermi la gioia,
solcarla ancora come ieri,
che lontana e flebile appare ora.
15 maggio 2012
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Blu © Paula Becattini
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Fino al mattino
Non lasciar che sia la sera
a disperdere i pensieri
e i desideri spengersi
con le luci di un’ora
blu evanescente.
È ancora il tempo
di fotogrammi impressi.
Basta restar fermi
non scappare all’evidenza
guardare l’orizzonte macchiarsi
ed esser certi che domani
un’altra alba bagnerà il cielo.
E la mia mano nella tua
a sussurrare amore.
Fino al mattino e ancora
senza riposo avvinghiati i fianchi
perdersi negli occhi.
Il tempo scorre veloce.
Almeno quest’attimo
rubiamolo al Creatore.
17 marzo 2012
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Fino al mattino © Paula Becattini
Vestita di niente
Distesa, languida sul letto
vestita di niente ti guardai
con occhi liquidi e labbra carnose
dischiuse su morbido bacio.
Vestita di niente
mille rose ti donai.
Insieme ne sfogliammo i petali
in quella sera che mai tornerà.
Mille le strette sussurate
durante l’attimo più bello
ed io vestita di niente rimasi,
ad attendere il giorno dopo
col sapore di un caffè
sorseggiato nella solitudine
di quel che fu per me
un breve amarsi intensamente.
30 gennaio 2012
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Vestita di niente © Paula Becattini
Sola
Della solitudine
mi bastano i silenzi
raccolti nella sera
tra pensieri e parole
Solitudine interiore
che schiaccia e spreme
succo vitale
Ma l’esser sola
lascia il frigo vuoto
e troppo tempo libero
per amarsi
Di quale amore
io mi cibi
è poi tutt’altra cosa…
28 agosto 2011
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Sola © Paula Becattini
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Una curiosità
Non avevo mai visto all’opera un fotografo con un palloncino.
E mai avrei immaginato in Belgio!
Ma ciò ha stuzzicato la mia curiosità.
Questo franchising in particolare (individuato sul web al primo colpo qui!) – che dice di raggruppare i migliori fotografi in materia – cerca partner sul territorio italiano…
Che ne dite? Ci faccio un pensierino?
Al chiaro di luna
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Op. 27 n. 2 o, più semplicemente, la sonata Al chiaro di luna di L. Van Beethoven.
L’Adagio sostenuto (Primo movimento) è adatto nel contemplare la foto… ma se siete in una “fase creativa”, vi consiglio di ascoltare il Presto agitato (Terzo movimento). E il tempo la dice lunga!
23 agosto 2011
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Ombre
D’ombra bagno il silenzio
se mi guardo dentro:
tonalità rubate
dal mio essere camaleonte
su pareti chiazzate di vita.
D’ombra bagno quelle giornate
che non decollano,
tracciando una linea
d’orizzonte troppo distante,
una via d’uscita troppo faticosa.
D’ombra mi cibo verso sera,
fin quando la notte non confonde
anche gli ultimi pensieri
baciati a volte dai chiarori
di una luna bastarda.
14 giugno 2011
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Ombre © Paula Becattini
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