Articoli con tag “Firenze

Tanka #5

Le Murate di Firenze

Anima flessa…
abbandoni la sguardo
all’orizzonte.

– Niente sarà più audace
della forza che eleverai. –

27 ottobre 2015

Tanka #5 © Paula Becattini


In questo tempo

Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze

Senza se e senza mai
torna sempre un tempo di riscoperte.
Si affaccia improvviso come schiaffo
dopo che lentamente
è scorso dall’interno, un grande fiume
meraviglioso nelle sue insenature.

Quanto appagamento
in questo tempo in cui mi immergo.
Ora lento ora veloce, lui mi avvolge
con la delicatezza di una carezza
e la morbidezza di una speranza
che vorrei farne fermo immagine.

Ritrovare la gioia
non è stato mai così reale…

2 maggio 2015

In questo tempo © Paula Becattini


L’ora blu

L'Arno con sullo sfondo la Chiesa di San Frediano in Cestello

Sarà forse la mancanza a devastarmi
una parte elìsa all’interno
ricercata tra le labbra di altri
che non hanno fremito,
non hanno sospiro, né parola per me.

Lui però mi chiama dolcezza
nella breccia di questa giornata stanca
squarciando il tetto della mia auto:
mentre lei sfreccia verso casa
ben oltre va il mio sguardo.

Così l’orizzonte mi scopre fragile
talmente affamata
da regalarmi il più bel tramonto
e un sogno d’aria fresca tra i capelli
e due mani sui miei fianchi.

Delusione comprendere
che nessuno verrà a prendermi
al mio risveglio
intanto che la vita va avanti
correndo e inciampando dentro me.

Lui però mi chiama dolcezza
senza donare il suo tempo
che scorre ora lento, ora veloce
e non comprendo.

Nel frattempo – per mia gioia –
è venuta a trovarmi l’ora blu.

10 giugno 2014

L’ora blu © Paula Becattini


D’aria e note, l’eterna giovinezza di Allevi

Allevi al pianoforte al Teatro Verdi di Firenze

Sembra un ragazzino, vestito così in maglietta nera, jeans e sneakers.
Nonostante abbia superato gli “anta” da qualche anno, forse lo è veramente; e forse è proprio quella strega, con la sua danza, punzecchiandolo continuamente dall’interno della sua testa, a mantenerlo tale nel fisico e nello spirito.

“Stiamo tornando nel Rinascimento italiano,
dove l’artista deve essere un po’ filosofo,
un po’ inventore, un po’ folle, deve uscire
dalla torre d’avorio e avvicinarsi al sentire comune.”
G.A.

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Invito alla lettura con solidarietà #2

Locandina presentazione del libro "Tre son le vele" - Reggello (Fi)

Con il patrocinio del Comune di Reggello

Biblioteca Comunale
Via E. Berlinguer, 2 – 50066 Cascia – Reggello (Fi)
29 settembre 2012 – ore 16,30

Presentazione del libro
TRE SON LE VELE
di Paula Becattini

Presenta Giovanni Gentile
Premessa di Beatrice Bausi Busi
Intervento dell’Assessore alla Cultura David Davitti

Durante l’evento, il 50% del venduto andrà in donazione alla
FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE ONLUS

16 settembre 2012

Invito alla lettura con solidarietà #2 © Paula Becattini


Rifrullo sul lungarno

Veduta dal lungarno della Chiesa di San Frediano in Cestello

Frulla che ti rifrulla
in una domenica d’estate
l’idea fissa
tra la calura e le pietre
brucianti come lava
e il ricordo luccicante
tra le sponde del fiume
silenzioso andarsene,
con il susseguirsi dei suoi ponti
nella mente ove hai lasciato
dormiente la giovinezza.
E frulla dalla testa
scendendo al petto,
e t’accarezza sempre più in basso,
sempre più giù,
fino al pube bruciante:
non t’abbandona l’aria calda.
E la gonna leggermente sollevata
scherza col vento
mentre qualcuno ti prende
per poggiarti sulla spalletta
e rubarti un bacio
dalle labbra umide e sorridenti.
Frulla nell’idea
di essere lì come a vent’anni,
di te che non sei con me
e dell’amor che non abbandona
certe sensazioni,
sul lungarno di una Firenze
che ci ritroverà prima o poi
abbracciati al tramonto
a far rifrullo
in una domenica d’estate.

24 giugno 2012

Rifrullo sul lungarno © Paula Becattini


Invito alla lettura con solidarietà

Locandina della presentazione del libro "Tre son le vele"

È una deformazione professionale, ma dovevo pur dare un titolo a questa duplice iniziativa!
Ebbene sì, ci siamo (o quasi).
Spero almeno la locandina vi piaccia…

BiblioteCaNova Isolotto – Via Chiusi, 4/3A – 50142 Firenze
24 marzo 2012 – ore 17,00

Presentazione del libro
TRE SON LE VELE
di Paula Becattini
Presenta Beatrice Bausi Busi

Durante l’evento, il 50% del venduto andrà in donazione alla
FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE ONLUS
Sarà presente il Presidente della Federazione, Luca Moroni, o un Consigliere delegato.
E in più un piccolo rinfresco!
Salut!

29 febbraio 2012

Invito alla lettura con solidarietà © Paula Becattini


Il terrore del mio primo… “Visto, si stampi!”

Visto, si stampi

Eppure dovrei esserci avvezza
Quanti “OK! Visto, si stampi!” ho firmato nella mia lunga carriera di grafico editoriale?
Non ne ho idea! Ho perso il conto.
Eppure questo mi fa una paura… inarrabile.
Ho latitato un po’ dal blog in questi ultimi giorni.
Il perché sta tutto in questo terrore del mio primo “Visto, si stampi!”.
Sto limando, limando e ancora limando questa mia (e tutta mia) piccola creatura che tra poche ore invierò in tipografia.
Dovrò pur lasciarla andare.
Farle fare il suo percorso.
E se poi ci scapperà un refuso, pazienza, nessuno è perfetto.
Ok, ma che angoscia!!!
E quando poi l’avrò fra le mani?
Fresca di confezione, che profuma intensamente ancora di inchiostro, carta e colla…
Lo so, piangerò!
Intanto vi anticipo il titolo, che forse già conoscete: Tre son le vele, edito da noèdizioni (Firenze).
Presto ulteriori informazioni!
Ok. Visto, si stampi!

22 febbraio 2012

Il terrore del mio primo… “Visto, si stampi!” © Paula Becattini


Fiorenza

Firenze: il Duomo con Campanile di Giotto in primo piano

9 gennaio 2012

Pentax K100D
19/09/2009 – 12:36

Velocità otturatore: 1/750 sec
Numero di apertura: f/8
Iso: 200
Lunghezza focale: 18 mm
Lente: smc Pentax 18-55mm F3.5-5.6 AL
Metodo misurazione: Media a prevalenza centrale
Pixel: 2008 x 3008
Scatto in formato: PEF (RAW)

Fiorenza © Paula Becattini


Il Barolo a Firenze – parte seconda

Il Barolo a Firenze*

Passato il ciclone “Renzi”, l’evento – già comunque animato fin dall’inizio – ha continuato il suo corso.
Quattordici i produttori del pregiatissimo Barolo di Castiglion Falletti: Az. Agr. Brovia, Cascina Bongiovanni, Tenuta Montanello, Az. Agr. Monchiero, Cav. Bartolomeo, Sobrero, Az. Agr. Monfalletto, Cavallotto F.lli, Terre del Barolo, Az. Agr. Sordo, Ceretto, Rocche Viberti, Cantina Gigi Rosso, Fontana Livia.
Verso le 17,00 la sala era piena e l’atmosfera molto viva.
In tutto oltre 60 le etichette in degustazione che comprendevano, oltre al Barolo di diverse annate dal 2001 al 2007, anche Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Nebbiolo e Langhe Arneis.
In fondo alla sala era presente anche un banco di ottimi prodotti tipici che hanno contribuito a rendere ancor più piacevole e accattivante l’evento, nonché dando un giusto sostegno alla degustazione dei vari vini.
La riuscita, grazie anche all’efficienza dei vari sommelier in servizio presenti in sala, avrà sicuramente reso felice Massimo Castellani.

Curiosità & Consigli (ma molto personali…)
Simpaticissimo il sig. Dario dell’Az. Agr. Cavalier Bartolomeo, il quale con orgoglio mi ha offerto anche un Barolo Chinato e una Grappa di Barolo estratta con un metodo antico di distallazione a bagnomaria, tipico del Piemonte.
Il Rosè dell’Az. Agr. Livia Fontana ha colpito tutti noi, invece, per il suo bellissimo rosa brillante con riflessi corallo. Nasce dal salasso di Barbera e Nebbiolo in parti uguali, ed è fresco, fruttato, ricco di sentori di lampone e fragola.
Il Barolo Rocche di Castiglione 2001 dell’Az. Agr. Sordo stupisce per il suo tannino ancora giovane. Un’annata molto particolare, mi riferisce la signora… un vino che fa prevedere una vita molto lunga! Come le sue vigne, le più antiche: circa ottanta anni. Prosit!

Due parole sul Barolo
Il Barolo, più volte definito il re dei vini, è una delle denominazioni italiane di maggior pregio. Il vitigno utilizzato è il Nebbiolo – le sottovarietà autorizzate sono Lampia, Michet e Rosè –  e la maturazione avviene tardivamente, verso la fine di ottobre.



Maggio Musicale: come diventar “Verdi” alla prima

Ebbene, lo ammetto: erano decenni che non andavo al Comunale.
E mai a una prima.
Quando ieri sera – congiuntura astrale favorevole – mi è capitata l’occasione di dire “sì” a un invito all’Aida di Giuseppe Verdi, che avrebbe aperto la settantaquattresima edizione del Maggio Musicale Fiorentino, nonostante varie difficoltà logistiche, non ci ho pensato due volte.
Solo un’ora… un’ora di tempo per trovare una baby sitter, pensare alla cena, darmi una sistematina, indossare finalmente quel bellissimo abito da sera nero in seta e code d’organza e i fini sandali tacco a spillo 12, acquistati entrambi l’anno prima e mai indossati se non si fosse prospettato un evento di tal portata…
Insomma, non potevo mancare!
Tutto calcolato. Perfetto anche l’orario d’inizio – 19,30 – in quanto mi son ritrovata come Cenerentola, che a mezzanotte doveva essere di nuovo a casa.
Partiamo da Reggello alle 18 in punto.
Una volta arrivati a teatro, presi i biglietti e saliti in 2a Galleria, abbiamo pure trovato il tempo di farci un aperitivo con stuzzichino.
Sono raggiante, impaziente, un po’ emozionata, imbarazzata forse (ma al mio fianco c’è chi m’incoraggia sussurandomi che sono bellissima) e, nel mentre osservo lo spicchio di torta salata offertomi, mi dico: “Oh, vedi… che bella tonalità di verde: sono asparagi…”
Verde, verdino, verdognolo…
Le luci incominciano ad abbassarsi e tornare.
Primo segnale… tra dieci minuti inizia lo spettacolo.
Ci avviamo ai nostri posti: fila C, numeri 31 e 33.
Una volta sistemati, ci guardiamo intorno. Il teatro pulsa ma non è pieno.
Tanti gli stranieri: americani, tedeschi, giapponesi, australiani.
Ho acquistato il libretto e così ne approfitto per dargli un’occhiata.
Penso che un po’ di ritardo ad una prima sia “normale”, ma mezz’ora?
A un certo punto il sipario si muove. Applaudiamo.
Spunta fuori un giovinotto che incomincia a scusarsi. Il sindaco Renzi?!?
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