In questo tempo
Senza se e senza mai
torna sempre un tempo di riscoperte.
Si affaccia improvviso come schiaffo
dopo che lentamente
è scorso dall’interno, un grande fiume
meraviglioso nelle sue insenature.
Quanto appagamento
in questo tempo in cui mi immergo.
Ora lento ora veloce, lui mi avvolge
con la delicatezza di una carezza
e la morbidezza di una speranza
che vorrei farne fermo immagine.
Ritrovare la gioia
non è stato mai così reale…
2 maggio 2015
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In questo tempo © Paula Becattini
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Erano belli quei giorni
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Erano belli quei giorni
nel silenzio di un abbraccio,
nella confusione di una risata,
la mia.
Ma tu poi
sempre più distante.
Guardavi e non gioivi,
desideravi ma non osavi.
Attendevi.
Cosa… più non ricordo,
mentre io lottavo
per un sogno sfiorito,
il nostro.
Singolare moto dell’anima
che si tocca e non sente
il male avanzare lentamente,
invadente,
fin quando, solitario,
lancia un sospiro
e incrocia due occhi
che non sono più i tuoi.
Siamo soli.
Soli ci consoliamo.
Soli accarezziamo i sentimenti.
Ma tu, tu un giorno
su quella panchina ti ritroverai
e di fronte al tuo fiume mi penserai.
Forse…
28 maggio 2013
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Erano belli quei giorni © Paula Becattini
Rifrullo sul lungarno
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Frulla che ti rifrulla
in una domenica d’estate
l’idea fissa
tra la calura e le pietre
brucianti come lava
e il ricordo luccicante
tra le sponde del fiume
silenzioso andarsene,
con il susseguirsi dei suoi ponti
nella mente ove hai lasciato
dormiente la giovinezza.
E frulla dalla testa
scendendo al petto,
e t’accarezza sempre più in basso,
sempre più giù,
fino al pube bruciante:
non t’abbandona l’aria calda.
E la gonna leggermente sollevata
scherza col vento
mentre qualcuno ti prende
per poggiarti sulla spalletta
e rubarti un bacio
dalle labbra umide e sorridenti.
Frulla nell’idea
di essere lì come a vent’anni,
di te che non sei con me
e dell’amor che non abbandona
certe sensazioni,
sul lungarno di una Firenze
che ci ritroverà prima o poi
abbracciati al tramonto
a far rifrullo
in una domenica d’estate.
24 giugno 2012
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Rifrullo sul lungarno © Paula Becattini
El Rìo
L’attraversi
e ti stupisce l’assenza di corrente,
come donna denudata del suo canto,
di un fluire d’anima dalla stagione incerta,
deviato lontano dalla propria essenza.
Ma tra le sponde,
che han visto luccicare i tuoi occhi,
risuonano ora infinite grida,
riempiendo nuovamente
lo scorrere inesorabile del tempo.
La nuova stirpe di València.
4 settembre 2008
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El Rìo © Paula Becattini
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