Neve virtuale
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Giacerai,
esalando un breve respiro d’amore
in questo avvento senza focolare,
e neve virtuale cadrà
ricoprendoti di tiepido candore.
Incomberai stanco sotto i miei seni
che breve parrà questo inverno
seppur il tempo pieno di rughe
ha il passo lento della nostra storia.
Non c’è gloria
e insieme osserveremo
i vortiginosi fiocchi sollevati
dalle improvvise folate di dolore.
È neve virtuale…
non come sale sulle ferite
non come mancate aspettative,
un Natale senza luci
che in lontananza appare.
Cuor mio,
batti flebile, riposa:
ti cullerò in petto
e mai ti sentirai solo…
24 novembre 2012
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Neve virtuale © Paula Becattini
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
25 novembre 2012 alle 12:32 PM
Giacerei sotto quei due cumuli di neve impalpabile e tutto passerebbe. Rughe, lentezza, vortici e ventate di dolore: ne sono sicuro.
25 novembre 2012 alle 2:34 PM
Ho scritto questa poesia per un evento sul “Natale” che si terrà a Firenze il 2 dicembre…
Ma un pizzico di coinvolgimento c’è sempre.
25 novembre 2012 alle 11:43 PM