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Avevo bocca rosea e dolci pensieri
a interrompere i sogni
nelle prime ore del mattino;
e il frusciar di lenzuola
su membra calde
che timide cercavano
l’intreccio di un abbraccio
la sospensione di due sospiri.
Avevo un angolo di paradiso
nel profondo della penombra
e spazio per l’immaginare;
la realtà di una stretta forte
la sensazione d’infinito
nel peso di due corpi sfiniti
dalle fatiche e dal piacere.
Avevo bocca rosea e seni pieni
a riprendere i sogni
nelle prime ore del mattino;
e un caldo respiro catturato
tra i capelli profumati
lungo il collo e la schiena
come un brivido di freschezza.
La meraviglia di addomentarsi
con il sorriso tra le labbra
e la certezza di essere due vite.
Anche se poi non è stato per sempre
ma per sempre sarò quella bocca rosea
nel vuoto e nella speranza.
Torna…
2 agosto 2014
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Torna © Paula Becattini
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è triste ripensare ai bei momenti….. se ci sia o meno qualcosa di autobiografico in questa poesia spero che riuscirai a trovare il pezzo di paradiso che manca….. buona giornata!
4 agosto 2014 alle 12:10 PM
Buona giornata anche a te!
E grazie… 🙂
4 agosto 2014 alle 12:56 PM
Bella!!!
3 ottobre 2014 alle 8:32 am
Grazie!!!
🙂
3 ottobre 2014 alle 10:28 am