Alle porte di Nefta
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Lungo le strade un tintinnio
tra la polvere e il calore.
Come miraggio un silenzio fasullo
che accompagna fin dal deserto.
Voci sommesse nascoste tra le palme
e poi fuggevoli sguardi
tra il divertito e pensieri sconci
che rubano i miei occhi
e le membra e i fianchi
celati dal folle desiderio
di arrivare per poi rimanere.
Seduta sul calesse mi accontento
sorridendo al cocchiere:
grida parole magiche
di cui ricordo solo il vibrare.
(Nefta – Tunisia, 12 agosto 2010)
5 dicembre 2010
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Alle porte di Nefta © Paula Becattini
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Pentax K100D
12/08/2010 – 12:34
Velocità otturatore: 1/500 sec
Numero di apertura: f/8
Apertura: f/8
Iso: 200
Lunghezza focale: 31 mm
Lente: smc Pentax 18-55mm F3.5-5.6 AL
Metodo misurazione: spot
Pixel: 2008 x 3008
Scatto in formato: PEF (RAW)
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Perché tre battenti alla porta
Caratteristiche della zona di Tozeur e Nefta, le porte in legno di palma avevano di solito tre battenti (esitenti ancora oggi in qualche casa): uno per l’uomo, l’altro per la donna e il terzo, più in basso, per i bambini. Il colore blu fu introdotto e apprezzato solo all’inizio del Novecento, diventando poi il colore dominante nelle finestre nei muri.
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