La Val di Cornia a Firenze: concludendo

Si è concluso ieri sera l’evento organizzato dall’AIS (Associazione Italiana Sommelier) dedicato ai vini della Val di Cornia, tenutosi presso l’AC Firenze Hotel. L’affluenza è stata veramente tanta e costante dalle ore 15 fino alle 20 di sera.
Sedici le aziende presenti e tutte interessanti: Banti, Bulichella, Casadei, La Fralluca, Giomi-Zannoni, Gualdo del Re, Incontri, Macchion dei Lupi, Petra, Rigoli, Rubbia al colle-Muratori, San Giusto, Sant’Agnese, Sasso Orlando, Terradonnà e TuttiSanti.

Curiosità & Consigli (ma molto personali…)
Per una come me, che si affaccia ora in questo vasto mondo del vino con un approccio più serioso e didattico rispetto al passato, non mancano certe “novità”.
Una di queste è il Barricoccio® ideato dalla Tenuta di Rubbia al Colle a Suvereto, nel quale è stato affinato il Rumpotino (annata 2004), Sangiovese Doc.
Si tratta di un contenitore in terracotta della stessa forma e dimensione di una barrique di legno, rifacendosi alle giare d’argilla degli Etruschi e dei Romani considerate il materiale più idoneo alla conservazione del vino.
La scelta di affinare il vino nel Barricoccio® pare sia esclusivamente per una questione tecnica: totale assenza di scambio vino/ossigeno a causa delle pareti vetrificate e impermeabili e nessuna cessione di tannini da parte del legno della barrique.
Il risultato: un vino più fresco, dal gusto autentico, non legnato, più giovane e salubre per la minore presenza di solforosa.
Lascio a voi il piacere di ricercare il Rumpotino e degustarlo; poi magari, se interessati, sono aperta a un confronto, in quanto qualche dubbio in bocca me lo ha lasciato, ma… De gustibus non disputandum est!
Ho trovato interessante l’Ildobrandino, Vermentino in purezza, dell’Azienda Agricola Incontri di Suvereto. Questa piccola azienda biologica ottiene i vini con fermentazione naturale, affinandoli in contenitori di acciaio, di cemento vetrificato o anche barrique di legni vari. Il loro sogno è quello di “creare un vero organismo agricolo dove tutto è in armonia ed equilibrio, dove ogni essere vivente sia vegetale che animale è a proprio agio, un’agricoltura naturalmente sostenibile”. E noi ce lo auguriamo!
Altra azienda che mi ha trasmesso la propria passione per la viticoltura tramite il giovane Giovanni è l’Azienda Agricola Sangiusto sita in Loc. Salivoli (Piombino). Il suo Igt Toscana Vermentino viene ottenuto con metà del vino la cui fermentazione malolattica avviene in barrique e successivo affinamento in barrique di rovere.

Due parole sulla Val di Cornia
La Val di Cornia si estende tra la Meremma Livornese e la Maremma Grossetana. Include il territorio comunale di Piombino e di San Vincenzo lungo la fascia Costiera e i comuni di Campiglia Marittina, Suvereto, Sassetta, Monteverdi Marittimo nell’entroterra.
Il clima della Val di Cornia è particolarmente mite nelle zone costiere, con precipitazioni, comprese tra i 600 mm annui, che tendono a concentrarsi in primavera e autunno; mentre nell’entroterra tendono ad aumentare le escursioni termiche e le precipitazioni.
La zona di produzione Doc della Val di Cornia parte dalla costa antistante l’Isola d’Elba e s’inoltra verso l’interno fino al comune di Sovereto, il quale include la denominazione di zottozona “Val di Cornia-Suvereto”.
Il terreno mediamente argilloso e ricco di minerali di questa zona caratterizza la struttura dei vini prodottovi, sia bianchi che rossi, di qualità mediamente buona. Non manca una varietà di vitigni sia locali che internazionali.
Val di Cornia Doc: per il bianco Trebbiano toscano (min. 50%), Vermentino bianco (min. 50%), Vermentino (min. 85%), ammessi altri max 20%; per il rosso Sangiovese (min. 50%), Cabernet Sauvignon e/o Merlot (max 50%), Ciliegiolo (min. 85%), ammessi altri max 20%; per il rosato gli stessi del rosso; per il passito Ansonica (min. 85%) e Aleatico passito (100%); per il Superiore riserva Cabernet Sauvignon (min. 85%), Merlot (min. 85%) e Sangiovese (min. 85%).
Sottozona Val di Cornia-Suvereto: per il rosso Cabernet sauvignon (min 50%), Merlot (max 50%), ammessi altri max 10%; Cabernet Sauvignon (min. 85%), Merlot (min 85%), Sangiovese (min. 85%).
I rossi, ben strutturati e con una buona predisposizione all’affinamento e a lunghi periodi di maturazione, hanno corpo, tannini eleganti, buona sapidità e morbidezza.
I bianchi, dal colore giallo paglierino vivace, hanno profumi intensi e fruttati, sapore secco e buona freschezza.

18 aprile 2011

*

La Val di Cornia a Firenze: concludendo © Paula Becattini

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...