La tua prigione

Dimentica che t’amo.
Dimentica i miei giorni
uguali e vuoti senza te.
Dimentica che t’amo
e vivi finalmente libero.
Il vibrare del fianco
sarà solo fremito silenzioso
che ti accarezzerà in sogno
e ricordo di un tocco
che mai più tornerà vero.
Ma dimentica che t’amo
e lontano il tramonto
non piangerà fuoco,
straziante bagno di versi
e catene invisibili.
Non più riflesso iride con iride
nella penombra di un letto
ma solo tiepida assenza
mentre abbracci il cuscino.
Dimentica che t’amo.
E vivi libero come desideri.
Ma dimentica che t’amo
anche quando con amore
ricorderai che mi ami,
altrimenti sarò sempre
e comunque la tua prigione.

18 aprile 2011

*

La tua prigione © Paula Becattini

*

Una Risposta

  1. Zen

    è molto difficile dimenticare l’amore, specialmente quando è scritto con il fuoco come in questa bellissima poesia, forse una delle più belle fra quelle che ho avuto in sorte di leggere…

    18 aprile 2011 alle 11:03 PM

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