Da Archimede

Pare un quadro.
La finestra la tela,
tutto il resto una cornice.
Quel che mi strappa dall’anima
un’insolita pace tra lo scompiglio in sala
è un vecchio acero montano
che silente ondeggia le fronde, ignaro.
Ignaro di essere considerato.
Ai raggi del sole le sue foglie brillano
di un fresco verde opalescente
e sussurrano melodie conosciute
a chi le sa carpire
mentre il tempo pare sospeso
nell’attesa di consumare
un pasto domenicale.

– Raro l’attimo d’intimità.
I tuoi occhi si fondono con i miei
al di là della finestra,
mano nella mano
su di un tovagliato ormai vissuto. –

12 settembre 2025

Da Archimede © Paula Becattini

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