Démodé
In fondo sono un po’ démodé
come certe canzoni francesi
che poetano amori struggenti
lungo Senna in autunni infiniti;
e il vento se le porta via
queste foglie dorate dal tempo.
Démodé come i miei vestiti
e le spesse calze indossate
sotto le pieghe di una gioventù
che salda si aggrappa a me.
Così attendo tristemente
alla fermata della tramvia.
Sferraglia in lontananza
il numero 3…
2 novembre 2012
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Démodé © Paula Becattini
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Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
3 novembre 2012 alle 10:47 PM
sarai anche demodè ma di gran classe 🙂
6 novembre 2012 alle 8:39 PM
Sei sempre gentile… di fatto!
^_^
7 novembre 2012 alle 2:21 PM