D’amore e note
Sergej Rachmaninov sosteneva che la musica è “Sorella della poesia e figlia della tristezza”
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Vorrei ancora una volta
rincorrer le mie note
su scale di bianchi e neri
a ricordar di come
le dita danzavano leggere.
Pizzicate, staccate,
legate tra loro,
arpeggi che salgono
e discendono lievemente.
Vorrei ancora una volta
trovare il coraggio,
scoprire che
non ho dimenticato
come si legge uno spartito.
E in questa strana sera
sedermi di fronte a te,
ascoltare il mio cuore,
attendere il divenire:
quel qualcosa che spinge
a cercare il piacere
di lasciarsi andare
a una toccata e fuga
ma solo per amore.
Non ho mai smesso di amarti,
né lo farò ora.
Devo solo ritrovarmi,
anche se il tempo ha indurito
queste mie dita
che desiderano essere
sempre e solo la tua musica…
31 dicembre 2008
2° premio sez. Tema libero – Premio di Poesia 2009 “Raffaello Cioni” VII ed.
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D’amore e note © Paula Becattini
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Pentax K100D
16/07/2010 – 10:24
Velocità otturatore: 1/6 sec
Numero di apertura: f/5,5
Apertura: f/5,6
Iso: 400
Lunghezza focale: 55 mm
Lente: smc Pentax 18-55mm F3.5-5.6 AL
Metodo misurazione: spot
Pixel: 2008 x 3008
Scatto in formato: PEF (RAW)
ci sono le emozioni, quelle del quarzo che sfrega sulle dita, del velluto dove è dolce scivolare, del ricordo che muore solo se si muore (e chi lo sa…)
28 aprile 2011 alle 6:42 PM
Forse nemmeno quando si muore…
Un saluto,
Pau
29 aprile 2011 alle 8:46 am
bella.
28 aprile 2011 alle 10:52 PM
Grazie! Soprattutto del passaggio e della gradita sosta 🙂
Un caro saluto,
Pau
29 aprile 2011 alle 8:47 am