Aspetto un bimbo
È come contare poche stelle
in cielo non più primaverile.
Uno scrutare la volta celeste.
Speranze di attimi sospirati
quel desiderio germogliato ancora
per trattenerlo perla all’interno
del mio scrigno di savia donna
che goccia a goccia si svuota.
Aspetto un bimbo
tessuto di bramosia amorosa.
Lo attendo sulla soglia
come madre melanconica
dallo sguardo languido e perso
verso il sorriso ora d’uomo
che una volta cullava neonato
al battito del suo dolce seno.
Non si può tornare indietro.
E se ancora fosse troppo presto
è comunque giunto il momento
di riposare gli occhi stanchi,
perché non c’è per me astro
se non lo sfiorire imminente.
Ma io ancora aspetto un bimbo
e in me lo terrò all’infinito.
29 settembre 2009
*
Aspetto un bimbo © Paula Becattini
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