Una questione di fisica

Più e più volte sono morta
con la coscienza sporca
di chi spregia la vita.
Un defluire lentamente
sparpagliandosi nell’etere
come vapore evanescente.

Invece il mio respiro
appanna ancora il vetro
ed osservo il pulsare
il magico condensare
lo svanire di un alone
doloroso e trasparente.

Voglio respirare amore.
Alitare su tutti gli specchi.
Lasciare un segno chiaro
come bimbo curioso
che scopre il mondo
attraverso magico gioco.

Non morirò più…
Solidificata dall’impotenza
non bramerò più la fine
perché ho disciolto
al giusto punto di fusione
la gioia di guardare oltre.

Una questione di fisica.
Un processo reversibile
che non sapevo di avere
che terrò dentro me
fin quando renderò infinito
il mio amore per te.

Non siamo altro
che lo specchio
delle proprie paure.

Ed io vi alito ancora
col sorriso di chi
ha ingannato il “morire”…

23 settembre 2008

*

Una questione di fisica © Paula Becattini

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